Un viaggio nella magnificenza, tra ulivi secolari e tesori incontaminati, attraverso gli occhi e le parole di chi ne costruisce ogni giorno la storia
Come un’onda. Il passaggio in Puglia del TdI-Tour a bordo del nostro camper Laika è stato come il fluire di un fiume nella sua corsa verso il mare, passando dalle terre degli ulivi di Trinitapoli, alle colline di Sannicola, alle dimore storiche di Nardò, alle dune di Gallipoli, per poi sfociare nelle acque di Santa Maria di Leuca e ai piedi del Gibò, abbracciate insieme dall’Adriatico e lo Ionio perché un solo mare non poteva bastare ad accogliere le emozioni di un viaggio così ricco di tesori.
Un’onda portatrice di cultura e di impresa, di voglia di conoscere e di costruire.
Prima, Terra D’Oro, di Marina Parente e Francesco Massaro e il loro pregiatissimo Olio Dono Dorato. Ammirevole la perseveranza e la capacità con cui questa coppia di italiani straordinari stia riuscendo ad intervenire e migliorare il territorio per realizzare un sogno e valorizzare la propria terra, in un connubio di pura creatività e spiccato senso imprenditoriale. Ridare vita e preservare ulivi secolari è letteralmente un’impresa, farne poi anche un ottimo olio lo è ancora di più. Un’azienda e un progetto che avranno tutta la nostra attenzione.
Poi, Sannicola, Comune di Pace, dove ospitalità è parola d’ordine. Una piccola Brigadoon, una cittadina incantata che si accende al nostro passaggio come in un film. È bastata un’intervista al Sindaco e una pausa in piazza per assaporarne la calma e la voglia di mettere l’ospite a suo agio. Poche parole, i rintocchi piacevoli del campanile, la storia del passato che non pesa sulle spalle della gente, a soli dieci minuti da uno splendido mare. Una Sannicola che vive e si lascia vivere. Una Sannicola che piace.
Nardò, puro incanto. Un luogo che ci ha scelti sin da subito e che noi abbiamo scelto. Il passaggio per il centro storico con il nostro camper è stato un’esperienza tanto affascinante quanto significativa, sentire che se ne attraversava il cuore era un invito a restare, a viverne ogni angolo, a riposare e a ritornare. La qualità e la professionalità con cui ci hanno accolto le istituzioni locali raccontano una storia ben diversa dell’Italia di cui sentiamo in tv, fatta invece di competenza, di partecipazione e di vera condivisione del territorio. L’incontro con Giulia Puglia, una vera cittadina di Nardò prima ancora che Assessore al Turismo e alla Sviluppo Economico, è a dir poco disarmante nella sua chiarezza e completezza e ci proietta, seppur con coerenza e praticità, in un mondo dove tutto sembra possibile. E in realtà lo è. Nardò è senza dubbio un esempio per il nostro Paese e per il mondo. È bastato uno sguardo e zero giri di parole: la presentazione di Tesori d’Italia nel Salento va fatta qui, tutti insieme.
Gallipoli fa un po’ fatica a capire chi siamo e cosa vogliamo, ma alla fine c’è e ci apre le sue porte, anche se laterali. Basta ascoltare e verificare, nelle parole e nella disponibilità di Attilio Caputo proprietario della catena alberghiera Caroli Hotels, la storia e il lavoro che il gruppo porta avanti da generazioni per fare di questa frazione di Puglia un centro di aggregazione culturale e commerciale basato sulla qualità e su un programma di attività che dura ben 365 giorni l’anno. La sosta all’Ecoresort Le Sirenè è d’obbligo e non poteva che confermare le aspettative: professionalità, rispetto dell’ambiente, capacità di diversificare, cura per il particolare. Un luogo che rispecchia a pieno la serietà di una famiglia che le cose le pensa, le fa, le promuove e che in attesa del treno chiamato Italia prepara strade, binari, rotte. Tesori d’Italia non può che plaudire.
Troppo poco tempo per vivere come vorremmo una Santa Maria di Leuca bellissima, dove ci ripromettiamo di tornare. Il faro della Caput Mundi del Salento, del resto, sembra puntare la sua luce in una sola direzione: il Gibò. La nostra meta, il nostro tesoro più bello, la scoperta più preziosa e, senza dubbio, la grande rivelazione di questo primo anno alla ricerca di bellezza e amore per il territorio. Ad accoglierci tutto il fascino e l’eleganza di Leda Barba, il cuore del marketing e della comunicazione del Gibò, di quelle professionalità invidiateci da tutto il mondo, per essere subito travolti dalla grinta e dalla passione di un uomo, Gigi Costa, che il Gibò lo ha voluto, disegnato e costruito. Un uomo, un imprenditore, un autentico Tesoro d’Italia, che ha saputo rispettosamente e faticosamente immergere le mani nella terra e che dopo infinite salite e discese è riuscito a plasmare la montagna a sua immagine, pietra su pietra, foglia su foglia, come uno scultore, un pittore, un poeta. È come se le avesse dato la forma che essa stessa desiderava, senza alterarne l’equilibrio, nella più assoluta armonia tra il paesaggio, il sole del Salento, il vento e il mare. Una storia, quella di Gigi Costa, che racchiude in sé scorci meravigliosi dell’Italia intera. Una storia, un uomo, che non potevano che affacciare sul mondo da una delle terrazze naturali più belle e sincere – quelle del Gibò – che l’Italia potesse mai sognare di avere.
– di Riccardo D’Urso
http://donodorato.com/
http://www.carolihotels.com/
https://www.gibo.it/