Padova, Capitale 2019 di Tesori d’Italia, celebra i 100 anni della Fiera Campionaria
Che la Fiera Campionaria di Padova di quest’anno, il centesimo della sua storia, sarebbe stata un’edizione particolarmente interessante lo si era capito fin dall’annuncio, prima dell’apertura, e Tesori d’Italia andando in visita a questo importante evento ha trovato un intero quartiere, quello fieristico, e con esso tutta la città, in festa.
In questi giorni Padova si è tinta di rosso, di quel colore predominante nel manifesto pubblicitario della Campionaria che riprende, inoltre, il motivo grafico della prima fiera del 1919. Ai visitatori, che già prima dell’apertura attendono giornalmente con ansia davanti agli ingressi, la Campionaria si rivolge non solo come l’importante canale espositivo che è, ma anche come luogo ad alta vivibilità urbana con un parco alberato che si snoda verdeggiante tra i padiglioni e dove è possibile passeggiare, scambiare qualche chiacchiera o bere l’immancabile Spritz: la Campionaria offre la possibilità di ri-abitare positivamente lo spazio fieristico. I padiglioni custodiscono al loro interno il meglio dei prodotti dell’imprenditoria italiana e internazionale, che in questi giorni vede in Padova la propria capitale espositiva. I settori che vanno per la maggiore sono quello automobilistico, con la mitica macchina di Bernardi di fine ’800 posta al centro del padiglione automotive, o l’area dedicata al cibo, come le migliori proposte enogastronomiche venete e italiane, e al turismo. Ancora, il padiglione 5 guarda ai più piccoli e al contatto con la natura e gli animali attraverso il sistema delle “fattorie didattiche”, mentre un’altra sezione è rivolta all’edilizia e all’arredamento, settore quest’ultimo per il quale Padova nutre una certa fama e a cui dedica annualmente il rinomato salone “Casa su misura”.
Quello che più colpisce della Campionaria è che, nonostante siano passati 100 anni, non è cambiato il legame dei padovani con questa manifestazione che, pur avendo un’attrattiva sempre più internazionale, è diventata ormai una componente imprescindibile nell’apertura delle programmazioni estive della città. La Campionaria è un evento, quindi, del tutto padovano e di Padova mantiene l’identità di formazione, sebbene sia capace di aprirsi al resto del Paese, all’Europa e al mondo.
Oltre al tipico modello espositivo dei prodotti, la Campionaria di quest’anno offre, inoltre, ai suoi visitatori la possibilità di rivivere attraverso un lungo percorso le tappe di crescita di questo evento e il modo in cui ha influenzato la vita, la società e l’economia di Padova e di riflesso del Veneto e anche dell’Italia tutta. Attraverso filmati d’epoca, vecchie locandine e testimonianze, la Campionaria racconta sé stessa e rievoca ricordi ed emozioni in quelle persone che hanno avuto la fortuna di assistere ad altre, e più vecchie, edizioni. Non manca mai, infatti, il rapporto col territorio e con le persone che lo abitano, veri motori dell’evento, della sua realizzazione e della sua centenaria fortuna.
Infine, non bisogna dimenticare gli eventi collaterali che animano i pomeriggi e le serate della Campionaria. Ne sono un esempio i concerti, gli interventi culturali o l’incontro del 4 giugno, quando nell’arena del padiglione 2, Padova si è raccontata attraverso le sue “città gemelle”, centri di tutto il mondo, come Zara, Boston, Handai o Oxford, che condividono con la città veneta la voglia di fare e progettare in comune nel campo della cultura, del sociale e delle nuove tecnologie.
di Angelo Bartuccio