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lunedì, 18 Novembre, 2024
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Il Mulino Museo di Bienno

La storia del borgo avvolta nel profumo del granturco macinato secondo la tradizione

La nostra scoperta di Bienno continua a passi lenti, guidati dalla storia di questo antico borgo incastonato tra le montagne, dove il tempo sembra essersi fermato per conservare intatta la sua essenza.
Dalla Fucina Museo, dove accompagnati dal suono battente del maglio abbiamo assistito rapiti alla lavorazione del ferro, abbiamo proseguito tra i vicoli del paese per raggiungere Il Mulino Museo, anch’esso parte, insieme a La Fucina, del Museo Etnografico del Ferro, delle Arti e Tradizioni Popolari.

Accolti dal sorriso timido della Mugnaia Francesca, ci siamo addentrati ancora una volta tra le pieghe della storia di Bienno, scoprendo un luogo ricco di fascino, che dal 1400 mantiene la struttura originale e le caratteristiche architettoniche del tempo in cui fu edificato. Già attivo nel XV secolo, il mulino venne in buona parte distrutto durante l’alluvione del 1634 per poi, a seguito di una ristrutturazione, giungere intatto fino ad oggi, pronto ad accogliere chi, con curiosità e un pizzico di nostalgia di tempi passati, varca la sua soglia.
Sede anche del Museo della Vita Contadina, al suo interno è stata allestita una sezione dedicata ai mestieri agricoli dove è conservata una ricca collezione di strumenti e oggetti che raccontano i passaggi della cerealicoltura e non solo, vero e proprio scrigno di tradizioni da custodire e tramandare.
Il mulino ad acqua, uno degli ultimi ancora in funzione in Italia, è sito nel centro storico del borgo e si trova alla base di un alto muro sotto la piazza che un tempo era la principale del paese ed è collegato ad essa da una scalinata acciottolata che sembra accompagnare il visitatore ad entrarvi, a camminare sulla sua pavimentazione in ciottoli e ammirarne le volte originarie. Qui, custodite tra queste antiche mura, ci sono le macine in pietra vulcanica, messe in moto dalla grande ruota esterna, a sua volta azionata dall’acqua del Vaso Re che scorre sul canale in pietra, da sempre principale ricchezza del borgo che continua ancora oggi il suo ruolo di forza motrice.

Di proprietà comunale dal 1985 e gestito dalla famiglia De Nage da quasi 200 anni, il mulino è mantenuto costantemente attivo proprio grazie alla presenza della signora Francesca che, con l’aiuto del marito Battista, svolge quest’attività con la stessa passione tramandata dai suoi antenati regalando al visitatore la storia di Bienno, avvolta nel suono e nel profumo del granturco lavorato secondo la tradizione.
L’aria del mulino è intrisa di storia, passione e dedizione che si amalgamano all’odore dolce e leggero della farina appena macinata, prova tangibile di come la cultura del lavoro biennese sia sopravvissuta allo scorrere del tempo.

di Claudia Mele

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