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martedì, 21 Maggio, 2024
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La Fucina Museo di Bienno

Dove la storia e le tradizioni sono forgiate dal battente ritmo del maglio

Durante il TdI-Tour in Lombardia siamo stati avvolti dalla meraviglia di Bienno, storico borgo in provincia di Brescia che si staglia tra boschi di alta montagna.
Annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, Bienno custodisce l’antica tradizione della lavorazione del ferro e fa dono di questo prezioso patrimonio culturale a chiunque, curioso – come lo siamo noi di Tesori d’Italia –, si inoltri tra i suoi pittoreschi vicoli.
Il territorio dove sorge questo caratteristico paese è ricco di edifici che ospitavano fiorenti fucine ed è attraversato dal Vaso Re, un canale artificiale che aveva la funzione di alimentare opifici, mulini e magli e i cui pochi tratti ancora visibili si trovano proprio a Bienno. Qui, dove quattro fucine sono tuttora attive, all’interno de La Fucina Museo, che insieme a Il Mulino Museo costituisce il nucleo originario del Museo Etnografico del Ferro, delle Arti e Tradizioni Popolari, è possibile osservare un maglio tutt’oggi in azione.

Fondata nel 1988, La Fucina Museo occupa due antiche fonderie la cui origine può essere ricondotta al XVII secolo. L’edificio, attivo fino agli anni ’80 del secolo scorso, conserva ancora oggi la fucina nel suo aspetto originale, con il maglio, i maglioli, la cesoia, il forno, gli strumenti per la lavorazione e alcuni modelli di prodotti finiti e ospita un ampio spazio dedicato alla didattica che consente di ripercorrere la Via del Ferro e comprendere l’origine e il funzionamento dei materiali e degli attrezzi presenti.
Guida di questo percorso che illustra l’arte della forgiatura e permette di scoprire un mondo quasi scomparso ma ancora vivo nel cuore di Bienno, è Devis Dotto che collabora anche con l’Associazione “Fréar dè Bién” al mantenimento di questa storica tradizione.

Accompagnati dal suono scrosciante dell’acqua che scorre dal Vaso Re e che muove la grande ruota collegata all’imponente maglio interno, siamo entrati in questa suggestiva struttura annerita dal tempo e dal fumo per intraprendere il nostro viaggio tra le pieghe della storia di Bienno. Zampilli scoppiettanti dai forni accesi e il ritmo battente del grande maglio hanno scandito il nostro senso di stupore mentre mani esperte, forti e consapevoli, ci hanno catapultati nell’antico fascino della lavorazione del ferro.
Abbiamo osservato questo metallo, solido e rigido, ammorbidirsi avvolto dal calore del fuoco, piegarsi sotto i colpi del grande martello a due teste e prendere la forma desiderata da chi, con abilità e destrezza, lo modellava sotto i nostri occhi. Arricchiti di nuova storia, abbiamo lasciato La Fucina Museo tenendo tra le mani una piccola “T” dedicata a Tesori d’Italia, forgiata per noi tra quelle antiche mura, regalo e coronamento di una indimenticabile esperienza.

Bienno è un paese vivo, acceso, che la tradizione artigianale ha portato ad essere una vera e propria vetrina dei mestieri di un tempo che ancora oggi resistono grazie alla passione di valenti artigiani come i fabbri. Quei fabbri il cui battito è scandito dal suono del maglio, le cui guance sono accaldate dai forni e le cui mani forti plasmano oggetti intrisi di arte e dedizione. Una dedizione semplice come l’entusiasmo con cui raccontano le fasi della lavorazione del ferro e con cui accolgono chi, incredulo, si proietta in una vera e propria oasi temporale dove la modernità viene intensamente arginata. Qui, condotti per mano a recuperare il rapporto con la storia dell’artigianato, attraverso il funzionamento dei magli e dei forni, ci si cala in un’atmosfera magica dove è naturale aprirsi alle tradizioni che a Bienno continuano ancora come una volta.

di Claudia Mele

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