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martedì, 21 Maggio, 2024
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Nardò, scrigno di cultura

Museo della Preistoria, Museo del Mare Antico, Acquario del Salento e Museo della Memoria e dell’Accoglienza: visita nei “luoghi del sapere”

L’itinerario seguito da Tesori d’Italia Magazine, in occasione della presentazione ufficiale del Piano Worldwide 2025 di Tesori d’Italia a Nardò, ha previsto anche la visita a quattro importanti Musei del comune salentino. È stata l’occasione per conoscere un patrimonio storico fertile e in continuo fermento, da poter ammirare tutti i giorni per scoprirne, di volta in volta, il carico di ricchezza racchiuso in ogni dettaglio.

La dott.ssa Filomena Ranaldo, direttrice del Museo della Preistoria, che si trova nell’antico e suggestivo chiostro di Sant’Antonio, è stata una guida d’eccezione che, con estrema accuratezza, ha illustrato i reperti archeologici presenti nel museo.
L’esperienza, di grande impatto emotivo, ci ha condotti in quattro diverse dimensioni storiche  ricreate in sezioni apposite del museo. Abbiamo potuto immaginare le atmosfere dell’Era dei Dinosauri, contemplare il mistero dell’evoluzione umana, scoprire la storia di Porto Selvaggio attraverso i giacimenti archeologici del suo Distretto preistorico e, infine, conoscere i primi strumenti e utensili costruiti dall’uomo nel Neolitico e con i quali ha modificato per sempre il paesaggio circostante.

Un’occasione per entrare in sintonia con lo spirito neretino è stata la visita al Museo del Mare Antico. Inaugurato il 30 dicembre del 2017, “giovane e in fieri”, il museo racchiude reperti che vanno dalla preistoria all’età romana. Il museo ha una sezione dedicata al sito romano del Frascone che include il “villaggio di pescatori”, un reperto dalla forte connotazione commerciale che ha il pregio di mettere in luce l’importanza economica della costa neretina che, ad oggi, continua a costituire una ricchezza per la popolazione.
All’interno del museo sono stati conservati diversi fossili di pesci sui quali sono stati fatti degli studi anche per ricostruire la storia della filiera commerciale.

Ad accoglierci presso l’Acquario del Salento troviamo Emanuela Rossi, biologa e biospeleologa, Guida Ambientale Escursionistica della regione Puglia, ideatrice del progetto Avanguardie.
All’interno del museo sono state ricreate le misteriose e suggestive ambientazioni marine, ciò che si scopre è un vero e proprio “acquario Mediterraneo”, chiamato così poiché ospita esclusivamente fauna mediterranea; questo acquario ha un’esclusiva particolarità: periodicamente gli “ospiti” vengono liberati e restituiti al mare. Il museo è suddiviso in quattro sezioni che custodiscono il cuore pulsante del mare, con i suoi colori, la flora e la sua infinità varietà di pesci, molluschi, crostacei ed è provvisto di un’area multimediale in cui è possibile approfondire ulteriormente quanto visto nelle sale attraverso video didattici e documentari.

Il Museo della Memoria e dell’Accoglienza si trova presso la baia di Santa Maria al Bagno, una frazione del Comune di Nardò. Qui la memoria viene tutelata e promossa fin dagli anni ’80 per merito dell’Associazione Pro Murales Ebraici (APME). Dal 14 gennaio 2009, data ufficiale di inaugurazione, il Museo della Memoria e dell’Accoglienza si occupa di raccogliere le testimonianze degli ebrei presenti a Nardò, sopravvissuti ai campi di sterminio e alle deportazioni della seconda guerra mondiale.

L’itinerario dei Musei di Nardò è ricco di suggestioni, immagini, stimoli. È possibile imbattersi in scheletri e crani appartenenti a uomini vissuti secoli e secoli fa; ci si può trovare faccia a faccia con le malvagie murene; si possono ammirare opere architettoniche appartenenti all’antico Impero Romano; si possono leggere le testimonianze degli ebrei sopravvissuti ai campi di sterminio. A Nardò annoiarsi è impossibile, grazie alle suggestioni della natura, della storia, dell’arte.

– di Valentina Alfarano

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