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venerdì, 6 Dicembre, 2024
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Infioratori di Noto associati in CulturArte

Un primato di presenze in tutto il mondo

Una fusione di cultura e arte riportata anche nel nome dell’associazione che aggrega cinquanta infioratori della città di Noto: CulturArte. Fondata nel 2006, in 12 anni ha consentito agli artisti infioratori associati di portare l’infiorata di Noto in quasi tutto il mondo, esibendo la loro tecnica in tre continenti: Asia, America e Europa.

Ad informarci durante un’intervista la presidente di CulturArte, Valentina Mammana, infioratrice da oltre 25 anni e artista affermata. «Una frase che ci dicono spesso le organizzazioni che incontriamo ripetutamente negli anni è: cambia il tema e voi riuscite sempre a cambiare, a migliorare e a portare sempre innovazione. Questo ─ continua Valentina Mammana ─ ci fa molto piacere, perché ci conferma che siamo riusciti ad adattarci abbinando con creatività ciò che offre un luogo, ad esempio fiori diversi con tradizioni diverse, imparando ed escogitando nuove tecniche. Inoltre, ci rendiamo conto che la collaborazione ed il confronto con tanti paesi internazionali ha apportato un cambiamento in noi, ci siamo trovati in controverso a introdurre  nuovi materiali e tecniche nella nostra infiorata».

Esempio recentissimo di impegni all’estero in concomitanza con l’ultima infiorata CulturArte, era anche presente in Giappone per il World Rose Carpet di Tokio, grande evento internazionale «Dove per la prima volta ─ dice Valentina Mammana ─ abbiamo utilizzato le rose, senza alcun timore poiché per noi i fiori sono come tavolozze di colore. In questa occasione abbiamo rappresentato l’Italia, un grande onore che si rinnova, poiché non è la prima volta, anche altrove abbiamo portato la bandiera italiana». Con un po’ di sano campanilismo CulturArte ha portato a Tokio la Trinacria, con la bella sorpresa di sentire la principessa giapponese apprezzare il bozzetto, chiedere spiegazioni su alcuni particolari, mentre del simbolo della Trinacria conosceva storia e dettagli, cosa molto gradita dagli artisti di CulturArte presenti all’evento.

A sole due settimane dal World Rose Carpet, CulturArte giunge in Catalunya in occasione del Corpus Domini, l’evento religioso che dal XVII secolo ha dato origine alle decorazioni floreali. CulturArte, come associazione facente parte della Comisiòn Gestora Internacional de Arte Efìmero, si è trovata a Caldes de Montbui, per realizzare un tappeto in fiore a tema ovviamente religioso. Il bozzetto seppur di preparazione semplice, proprio per richiesta, a detta della nostra intervistata ha consentito di vivere un’esperienza indimenticabile: «Molto spirituale, la pioggia che sembrava non volesse cessare ad un certo punto ha smesso. In un’atmosfera magica abbiamo ultimato il nostro tappeto che è stato riportato in molte riviste».

Oltre ad essere la presidente di CulturArte, Valentina Mammana è anche la segretaria generale de Comisiòn Gestora Internacional de Arte Efìmero con sede in Spagna a Barcellona, il direttivo è composto da artisti giapponesi, messicani, belgi e spagnoli.
Un successo evidente quello di CulturArte che, con una frequenza di circa tre trasferte al mese, porta con sé con orgoglio il nome della città di Noto. Un successo che la presidente dell’associazione attribuisce allo spirito di ricerca e all’umiltà del team, caratteristiche riconosciute e messe in luce anche dal ruolo ricoperto nella commissione internazionale.
«Ecco perché ci invitano spesso e ovunque, nonostante noi non siamo in grado di ricambiare l’ospitalità alle delegazioni straniere per mancanza di contributi esterni, poiché facciamo tutto con le nostre poche risorse economiche» questa la conclusione di Valentina Mammana.

Presenti anche la segretaria e la vice presidente di CulturArte a cui abbiamo rivolto le ultime domande di questo primo incontro.

I bozzetti come nascono?
Marinella Cassarino, segretaria CulturArte: «Facciamo un brainstorming, si lavora a più mani, specialmente per i numeri di bozzetti che stiamo producendo in questo periodo, 5 bozzetti nell’arco di un mese. Lavoriamo in sinergia, ma il lavoro più pesante, quello finale, spetta sempre a Valentina che preferisce colorarlo a mano, anziché lavorarlo al computer, per presentare un lavoro qualitativamente superiore».

C’è qualcosa in particolare in cui vi sentite specializzati?
Carmen Tardonato, vice presidente CulturArte: «In realtà ci siamo specializzati nell’uso di tante tecniche, oltre ai fiori utilizziamo anche il sale, utilizziamo altri materiali tipici di altre nazioni come i trucioli in Spagna, le sabbie colorate in Giappone, i semi in Messico e, soprattutto, ci siamo velocemente adattati alle varie tecniche arrivando anche a personalizzarle».

Prossimi impegni internazionali per CulturArte: il VII Congresso internazionale di Arte Effimera che si terrà in Spagna, a Elche della Sierra, dove parteciperanno ventinove delegazioni, e il Flower Carpet di Bruxelles, nella Grand Place, l’evento biennale più importante di arte effimera con artisti provenienti da tutto il mondo per realizzare un unico tappeto lungo 75 metri e largo 24. CulturArte sarà presente per la seconda volta.

– di Carmen Attardi

Link pagina Facebook: https://www.facebook.com/associazioneculturarte

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