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martedì, 14 Maggio, 2024
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Educational Tour alla scoperta della Majella Orientale

La Destination Management Company (DMC) Terre del Sangro Aventino, gli operatori turistici del Sangro Aventino e i Comuni hanno promosso un Educational Tour alla scoperta della Maiella orientale. Tesori d’Italia ha preso parte al tour, tenutosi nei giorni 12 e 13 maggio, per scoprire la bellezza che appartiene a questo territorio, tanto facile da raggiungere quanto poco conosciuto, caratterizzato da una natura e panorami emozionanti, memorie partigiane, eremi, borghi ed eccellenze enogastronomiche.

Il tour ha avuto inizio dall’Hotel del Camerlengo di Fara San Martino, struttura moderna e attrezzata con vista sulla Majella, che ha ospitato i partecipanti, provenienti soprattutto da Abruzzo e Puglia.
La prima tappa ha visto i partecipanti del tour coinvolti in una visita guidata, diretta da Barbara Dalla Costa, attraverso le Gole di San Martino, luogo di grande fascino e suggestione, fino ad arrivare all’Abbazia di San Martino in Valle, antico Monastero benedettino oggetto di recenti scavi che l’hanno riportato alla luce dopo l’alluvione che lo seppellì di detriti nell’Ottocento.
Dalle Gole di San Martino, la giornata è proseguita con la visita alle Sorgenti del Fiume Verde, acque cristalline che nascono sul monte Acquaviva, risorsa importantissima che ha segnato la storia e la tradizione del borgo di Fara San Martino.
Il tour non poteva certo proseguire senza un sostanzioso pranzo alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del luogo. I partecipanti sono stati accolti presso il Ristorante La Villetta, dove hanno potuto degustare tre tipi diversi di pasta. Fara San Martino, infatti, è considerata la cittadina per eccellenza dell’acqua e della pasta e grazie a quattro rinomati pastifici, Pastifico De Cecco, Pastificio Cocco, Pastificio Del Verde e Pastificio Farabella – quest’ultimo di più recente costituzione ma in forte crescita – ha guadagnato il primato di capitale mondiale della pasta.
Il tour è ripartito alla volta di Palena, piccolo borgo montano animato da poco meno di 1.500 abitanti, percorrendo le Tajate, strada panoramica sulla Valle del Fiume Aventino.
Accompagnati dalla guida Anna Luigia di Sciullo, i partecipanti hanno avuto modo di conoscere da vicino l’Orso Bruno all’interno dell’Area Faunistica a loro riservata, dove si lavora costantemente per la tutela della specie e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardarla.
Nel territorio di Palena l’intervento di tutela e sensibilizzazione dell’Area Faunistica dell’Orso si affianca a quello del Museo dell’Orso Marsicano, ospitato presso lo storico Convento di Sant’Antonio.
Sulla strada del ritorno verso l’Hotel Del Camerlengo, i partecipanti hanno avuto occasione di assaggiare una delle eccellenze enogastronomiche del posto: il tartufo. Con uno showroom di 60 metri quadri situato a pochi passi dal centro storico di Lama dei Peligni, Elite Tartufi offre prodotti Made in Italy di altissima qualità, frutto della passione e dedizione di un giovane imprenditore del luogo.

Il secondo giorno ha preso il via in direzione del borgo di Lama dei Peligni, accompagnati dalla guida Francesca Tantalo, dove è stato possibile visitare il Giardino Botanico “Michele Tenore” e la Banca del Germoplasma e il Museo e l’Area Faunistica del Camoscio appenninico.
Il Centro visite, ospitato alle porte del paese in una moderna struttura che ingloba una piccola Chiesa rurale del XV sec., sconsacrata, utilizzata come sala congressi e proiezioni, è gestito con passione e professionalità dalla Cooperativa Majella diretta da Pina Angelucci. Il Polo museale/naturalistico è stato concepito come punto informativo del Parco e centro di raccolta dei visitatori, per prenotazioni, conferenze e approfondimenti bibliografici, laboratori didattici, al fine non solo di valorizzare e promuovere la straordinaria bellezza del territorio ma anche di educare e sensibilizzare al rispetto del patrimonio storico-naturalistico.
Da qui i partecipanti sono stati portati alla scoperta dell’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare, sotto la guida di Simona Toppi. Realizzato dall’ordine dei Celestini nel XIV secolo, in ricordo della grotta in cui Pietro da Morrone si ritirò nel 1235 per iniziare la vita eremitica vera e propria, e incastonato sulle pendici del Monte Porrara a circa 1.300 metri di quota, oggi l’Eremo è affidato alla gestione della Società Cooperativa Pallenium Tourism & Service.
Il tour è proseguito con la visita a Taranta Peligna. Posta in una stretta e profonda valle scavata dal corso del fiume Aventino, la cittadina è famosa per le  “tarante” o “tarantole”, stoffe di lana rozza nera impiegate, una volta, per confezionare le mantelline dell’esercito borbonico e le vele delle imbarcazioni militari. Poco fuori il paese sorge il Parco fluviale delle Acquevive, sulle due sponde del fiume Aventino, dove è presente la Sorgente delle Acquevive. Il Parco comprende un percorso fitness attrezzato, un’area attrezzata per picnic, un punto vendita con prodotti locali genuini.
Prima dei saluti, non potevano certo mancare gli assaggi di territorio. Fra le eccellenze dolciarie d’Abruzzo spiccano senza dubbio le Sfogliatelle di Lama dei Peligni, una friabile sfoglia che racchiude la ragnata (la marmellata d’uva), confettura di amarena, mosto cotto e noci. L’invenzione del risale ad oltre un secolo fa, quando Donna Anna, moglie del barone Tabassi, ha ereditato dalla suocera campana la ricetta della nota sfogliatella napoletana e la ha riadattata, nell’impasto e nella farcitura, agli ingredienti tipici della zona. La pasticceria Donna Anna di Mariangela Rotunno, situata a Lama dei Peligni, si distingue per la cura nella scelta delle materie prime, per l’arte nel saperle dosare e per la minuziosa attenzione ai processi di lavorazione. Difficile non essere presi per la gola!

Tesori d’Italia Magazine, in due giorni di tour, ha avuto l’occasione di scoprire più da vicino realtà uniche e prodotti eccellenti e di certo non mancherà nel raccontarli nei prossimi articoli.

di Roberta Odoardi e Claudia Mele

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