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lunedì, 30 Settembre, 2024
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DARE L’ESEMPIO

Appartenere al Paese più bello del mondo è una grande responsabilità. Che vi siamo nati e cresciuti o che lo abbiamo scelto come nostra meta di vita è lo stesso.  L’Italia è un Paese che per indole da tanto, che  da sempre accoglie altre culture, civiltà, storie a cui fa spazio perché trovino tutte un proprio posto sul territorio e ha per questo una forte tendenza a consumarsi. La nostra prima responsabilità sta nel difendere il nostro Paese, preservandone questa storicamente disordinata e bellissima formula di altruismo ma al tempo stesso contribuendo ogni giorno, nel nostro piccolo, a migliorarne la vivibilità, a curarne gli spazi che ci competono, a farne un luogo migliore al quale, dopo tante giuste peregrinazioni, volere comunque ritornare. Come? Nel modo più diretto e semplice che io conosca e che mi ha insegnato mia madre: dando l’esempio.

Svegliarsi al mattino, ricordarsi chi siamo e decidere cosa fare della nostra vita senza che siano gli altri a condizionarne le scelte, i tempi, i passi. Dare l’esempio significa confermare i propositi del giorno prima, scegliere ogni giorno per il proprio bene e di chi ci circonda nella consapevolezza di far parte di un contesto che si chiama la città in cui viviamo,  il Paese cui apparteniamo.  Affrontare le difficoltà con determinazione, accogliere le opportunità con coraggio e svolgere la propria attività, qualunque essa sia, con impegno e passione.  E’ una sfida che pare infinita, ma va affrontata. Perché solo così acquisiremo i mezzi per poter trasmettere ciò che sentiamo di essere veramente e consentiremo agli altri di conoscerci e di viverci per quelli che siamo.

Dare l’esempio è lavorare per metterci in condizione di determinare i ritmi delle nostre giornate e da lì la qualità della nostra vita. Non significa lavorare poco o molto o nulla e di conseguenza spendere o guadagnare poco o molto o nulla: significa scegliere prima di tutto in cosa impegnare il nostro tempo, le nostre risorse, il nostro essere, perché poter scegliere – anche quando non potremmo permettercelo – tempra le fondamenta del nostro pensiero e arricchisce la nostra anima. I risultati li vediamo appunto al mattino, ogni mattino. Da come ci svegliamo. Da come ci guardano e ci ascoltano le persone a noi più vicine e così gli altri. Da come le situazioni si incastrino come se stessero attendendo proprio noi per farlo e farlo esattamente in quel modo.

Nel momento in cui, nonostante le esigenze di tutti i giorni, non sono più le leggi dell’economia – le leggi degli altri – ma della Natura a dettare le nostre azioni e a suggerirci le parole, ecco che prendono forma tutte le opportunità che la vita ci offre. Le leggi volte a portare profitti tendono purtroppo, seppur nella loro validità, ad uniformare il pensiero delle persone conducendole in un vicolo a senso unico dal quale si esce, vincenti o perdenti, vittime di una continua necessità di garanzie. Se scelgo questo chi mi garantisce? Se vado di qua poi chi mi garantisce? Se sono me stesso poi chi mi garantisce?…..

Quelle della Natura, volte a creare invece equilibri – le leggi innate nell’essere umano – esaltano la straordinaria diversità di tutti, talento e mancanze comprese, e trasmettono agli altri ciò che solo noi abbiamo e su cui solo noi possiamo intervenire. Come se ne esce, beh, quello dipende da noi, da quanto ci crederemo, dalla forza di volontà, dal coraggio che dimostreremo, dalla costanza e dalla perseveranza nel percorrere un sentiero fino in fondo.

Siamo in Italia e abbiamo una grande responsabilità. Che siamo italiani, africani, rumeni o francesi, siamo qui e rappresentiamo il Paese in cui abbiamo deciso di vivere e l’Italia, purtroppo per noi, non è un Paese qualunque. E’ il Paese in cui tutti vorrebbero stare, che tutti vorrebbero comprare, che tutti vorrebbero riprodurre in casa propria e a cui, nonostante a volte il disordine e la sporcizia, nessuno riesce a rinunciare. C’è tanto da fare. Basta decidere, dare l’esempio e cominciare.

– di Riccardo D’Urso

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