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TdI-Tour 2018. Dieci indimenticabili giorni nel Sud-Est della Sicilia

Il mare scivola veloce sotto la nave, lo stretto di Messina si apre, l’Etna fa capolino nell’orizzonte velato del mattino. Siamo arrivati nella Sicilia bedda. L’aria che si respira è diversa, impregnata di una magia che solo quest’isola possiede. E noi l’abbiamo vissuta a pieno.

Il nostro viaggio a bordo del camper Laika nel Sud-Est della Sicilia è stato una scoperta continua di sapori e profumi, pensieri e parole, desideri e idee, di persone che questa terra la vivono e la amano. È stato una passeggiata tra le strade di Catania, città dal volto barocco e dai contorni disegnati, è stato l’entusiasmo di invadere il Mercato del Pesce e catapultarci nell’autenticità dei protagonisti di questo scenario teatrale.
È stato una cena a Calabernardo in un chioschetto vista mare, tra chiacchiere e risate, programmi e appunti per i giorni seguenti sparsi qua e là tra le nostre teste sognanti.
È stato assaporare il gusto inconfondibile del cioccolato di Modica e ascoltare le voci di chi ha portato con sé nel mondo l’amore per la città di Ragusa. È stato una passeggiata a Noto in compagnia di Frida e Picasso e l’incontro a Lido di Noto con chi ogni giorno lotta per migliorare la Sicilia e l’Italia.
È stato scoprire l’antica tradizione del vino a Pachino e poi concedersi una passeggiata lenta tra i vicoli di Marzamemi con il gusto della granita fresca, sedersi sulla riva frastagliata con i piedi in acqua e lanciarsi in desideri futuri.
È stato gustare ottimi arancini – forse troppi, ma chi resiste? – e ascoltare il suono del marranzano ad Enna.

È stato tenere in mano una stella marina e poi riconsegnarla al mondo, lo sguardo stupito davanti all’imponente elefante del Plemmirio e la ricerca di un’impercettibile fessura da cui il mare respira su una superficie lunare.
È stato scoprire i riti e le tradizioni di Palazzolo Acreide per la celebrazione di San Sebastiano, cantare e ballare sotto un palco nonostante la stanchezza.
È stato alzarsi all’alba dopo poche ore di sonno, con la curiosità a tenerci gli occhi aperti.
È stato conoscere i luoghi di Montalbano a Punta Secca, affidarsi allo spirito d’avventura – che non manca! – e, con bombole e pinne, prendersi per mano e lanciarsi nel battesimo del mare.

È stato un caffè al risveglio col profumo di dolci appena sfornati che si mescola a quello dei panni stesi ad asciugare, dondolanti su fili tesi.
È stato una serata in terrazza con un bicchiere di vino e canti siciliani, con le note leggere della chitarra e il suono battente del tamburello.
Il nostro viaggio nel Sud-Est della Sicilia è stato questo e tanto altro: la scoperta di noi stessi, del nostro team e della forza del lavoro di squadra, di limiti che possono essere superati e di piccoli traguardi personali da raggiungere. È stato ridere insieme, anche di noi stesse a volte.

Il nostro viaggio nel Sud-Est della Sicilia è stato come trattenere il respiro, tuffarsi ad occhi chiusi e riaprirli in un mare di Tesori, realizzando che anche in mare è possibile respirare.

di Claudia Mele

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