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mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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TDI segnala: “Adiacente Possibile”, il teatro come finestra sul contemporaneo

Tesori d’Italia segnala: Adiacente Possibile, il progetto che unisce attivismo e arte, società e teatro, in scena al Teatro Bellini di Napoli.

Parte oggi 22 ottobre, fino al 19 dicembre, la serie di 27 appuntamenti che si terranno ogni giovedì, venerdì e sabato e che condurranno gli spettatori in un viaggio senza filtri nei conflitti del contemporaneo.
Il teatro, da luogo di passiva rappresentazione, come troppo spesso viene visto e vissuto, con Adiacente Possibile diventa un luogo di interazione e di creazione, per dare vita a un processo culturale collettivo. Ispirato al rapporto tra reale e possibile teorizzato dal biologo Stuart Kauffman, Adiacente Possibile squarcia il sipario per aprire una finestra sul mondo e sul tempo presente. Vite e storie vere, non attori. Realtà, non scenografia. Ogni appuntamento sarà un’esplorazione del tempo presente, con l’obiettivo di allargare la visuale a punti di vista inattesi partendo dalla sala di un teatro.

A poche ore dal debutto, Agostino Riitano, curatore di Adiacente Possibile, trova nelle parole di Leo De Berardinis il senso dell’agire che ha condotto a questo progetto sperimentale: “Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”.

Comunicato stampa
Adiacente Possibile
Il progetto che unisce attivismo e arte, società e teatro
27 appuntamenti dal 22 ottobre al 19 dicembre, ogni giovedì, venerdì e sabato
Teatro Bellini di Napoli

Adiacente Possibile è il progetto sperimentale curato da Agostino Riitano, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli nell’ambito del Piano_BE, che si ispira alle teorie del biologo Stuart Kauffman, a cui si deve il concetto di “adiacente possibile” come spazio di potenzialità e co-evoluzione.
Il progetto si svolgerà dal 22 ottobre al 19 dicembre, ogni giovedì, venerdì e sabato dopo la recita pomeridiana: 27 appuntamenti per dar vita ad un viaggio senza filtri nei conflitti del contemporaneo.

Adiacente Possibile si sostanzia in un grande schermo che prende il posto del palcoscenico. Uno squarcio nello spazio fisico del teatro che darà libero accesso al tempo presente, accogliendo e restituendo immagini in presa diretta: un flusso di realtà che non sarà imbrigliato nelle convenzioni dei linguaggi performativi, piuttosto sarà condiviso nudo e crudo per verificare collettivamente le infinite possibilità di ricombinazione del reale. Cittadini da diverse parti del mondo offriranno agli spettatori in teatro testimonianze dirette e sguardi in tempo reale attraverso la camera del loro telefono cellulare. Ogni appuntamento di Adiacente Possibile sarà un’esplorazione dei conflitti, delle contraddizioni e delle tragedie contemporanee, con l’obiettivo di allargare la visuale a punti di vista inattesi.

“Il teatro e la cultura non possono più essere utilizzati per il mero consumo di prodotti. Il processo creativo e l’immaginario sono cardini troppo potenti del nostro abitare e conoscere il mondo: è necessario impiegarli per costruire forme di socializzazione che sopravvivano nella società del rischio. Il teatro è presenza nello stesso spazio e nello stesso tempo. Potremmo viverlo come luogo di passiva rappresentazione, invece abbiamo deciso di rispettarlo in quanto luogo di interazione e di creazione. In questo momento in cui si dibatte della chiusura dei luoghi della cultura, in quanto potenziali contesti di propagazione del contagio, i dati dimostrano che tali ambienti sono fortemente controllati e non espongono i cittadini al rischio. Tuttavia, il “luogo” come spazio di condivisione e di esperienza è messo in crisi. Adiacente Possibile ne rigenera l’utilità ponendo la più grande attenzione ai contenuti e riducendo l’isolamento etico e psicologico che i dolori del mondo patiscono. Dunque il teatro come cura, come strumento per elaborare la realtà, per sentirne fino in fondo le tragedie e quindi uno strumento di catarsi”, dichiara Agostino Riitano.

Il programma di Adiacente Possibile è in costante evoluzione. Nelle prime settimane ci saranno testimonianze dal Mar Mediterraneo sul salvataggio dei naufraghi; dal Kenya sulla scuola, la bellezza e il futuro; da New York sui conflitti sociali post elezioni presidenziali; dalla Serbia sulla corruzione dei poteri dello Stato; dal Congo sullo sfruttamento delle risorse minerarie, dall’Amazzonia sulla devastazione della foresta vergine; da Venezia, una città smarrita nei cambiamenti e trasfigurata dal turismo di massa.

Adiacente Possibile è pensato come processo culturale collettivo, nel quale la partecipazione attiva alla creazione e all’immaginazione, supera la tradizionale differenza tra attore e spettatore, certi che oggi più che mai il teatro sia l’unico “dispositivo sociale” che possa restituirci catarsi e vie di fuga, a patto che ciascuno si faccia testimone e non più mero spettatore. Decine di cittadini nel mese di settembre si sono incontrati nella sala teatrale del Piccolo Bellini, e hanno avviato il percorso di co-creazione per individuare le tematiche più urgenti da indagare nel palinsesto di Adiacente Possibile. Il percorso di co-creazione tra cittadini, artisti e istituzioni incentrato su Adiacente Possibile, si fa anche strumento per sperimentare una nuova modalità di produzione teatrale, mescolandosi nel progetto BE_Jennifer: ogni martedì lo spettacolo “Le cinque rose di Jennifer” regia di Gabriele Russo, suddiviso in segmenti, sarà ricreato e trasformato dalla visione del palinsesto di Adiacente Possibile e implementato dalle sollecitazione dei partecipanti alla co-creazione.

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