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TDI Tour 2019. Abruzzo, l’inizio di un viaggio tra mare e monti

Dalla montagna al mare. Non uno slogan ma come abbiamo vissuto il nostro emozionante viaggio di scoperta dell’Abruzzo, regione dal cuore verde racchiusa tra l’Adriatico e gli Appennini.
A bordo del nostro immancabile Camper Laika abbiamo percorso le strade che seguono la linea sinuosa del mare per poi passare a disegnare i profili più tortuosi dei monti, lasciandoci travolgere dalla bellezza di un paesaggio in continuo mutamento.

Pieni di entusiasmo siamo arrivati a Borrello per incontrare Vittoria Mosca, che con altrettanto entusiasmo ci ha accolti e ci ha mostrato il suo angolo di mondo al sapore di tartufi. Proprietaria di Rio Verde Tartufi, azienda artigianale a carattere famigliare avviata negli anni ’90 con lo scopo di valorizzare il pregiato prodotto abruzzese, Vittoria ci ha travolti con la sua sincera passione e ci ha accompagnati a scoprire luoghi e persone della sua terra, tra bellezza e autenticità, attraverso gli acquerelli che riempiono le pagine dell’originale taccuino di viaggio Abruzzo Itinerante di Marina Cremonini.

Sotto un sole che non accenna a cedere all’autunno, abbiamo passeggiato nella natura selvaggia per ammirare le Cascate del Verde, le cascate naturali più alte d’Italia, per poi arrivare, non poco affamati, a Lo Shangrila da Vincenzina dove abbiamo assaporato i piatti della tradizione preparati dalle sapienti e generose mani della signora Vincenzina, serviti con cura sulle tavole di questa graziosa trattoria.

Dopo esserci adeguatamente rifocillati, siamo saliti di nuovo in camper: direzione Colledimacine, piccolo paese in provincia di Chieti, per fare visita a Glam Apicoltura di Giuseppe Falcone. Qui abbiamo toccato con mano la determinazione con cui il nostro “pastore di api” porta avanti un mestiere che richiede cura, rispetto per la terra e grande dedizione e abbiamo assaggiato il suo miele dall’inconfondibile sapore di Abruzzo.

Da Colledimacine a Palena, per raggiungere l’Eremo Madonna dell’Altare, dove siamo arrivati accolti da un incredibile tappeto di stelle, e qui vivere l’esperienza unica di dormire in un antico eremo e al risveglio ascoltarne le storie avvolte da una rassicurante sensazione di pace, raccolte tra le mura di questo suggestivo luogo arroccato su di un promontorio nella Valle Peligna.

Dall’Eremo a 1280 metri sul livello del mare alla discesa verso la costa, dove agli alberi di montagna si sostituiscono distese e intrecci di ulivi, diretti a scoprire Cantina Dora Sarchese, una realtà simbolo di tradizione e autenticità. A riceverci, Nicola D’Auria, imprenditore e vignaiolo da tre generazioni, che ci travolge con il suo entusiasmo e ci mostra i frutti di un lavoro appassionato, fatto di impegno e amore per la propria terra e accompagnato da una effervescente creatività.

Dopo un pomeriggio al profumo di mosto, siamo arrivati a goderci il colore rosso del tramonto sul mare. Passo dopo passo abbiamo percorso il ponte tra terra e mare di Trabocco Punta Tufano e qui, accolti da Rinaldo Verì, abbiamo ascoltato la storia di questa imponente costruzione in legno dalla quale si allungano, sospesi a pochi metri dall’acqua, lunghi bracci che sostengono un’enorme rete a maglie strette. Con Rinaldo abbiamo assistito all’antica arte della pesca dal trabocco e carichi di emozioni abbiamo degustato un’ottima cena di pesce, mentre il mare, sotto di noi, ci faceva compagnia con il suo ondeggiare calmo.

Una giornata densa, ricca di nuovi incontri, di luoghi e persone straordinari, che si è chiusa in una camera vista mare dall’Agriturismo Rifugiomare, con il luccichio della luna sull’Adriatico.

di Claudia Mele

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