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TDI Tour 2019. Abruzzo, una terra che non smette di sorprendere

Il TDI Tour alla scoperta dell’Abruzzo è ripartito con un risveglio impareggiabile: aperte le tende, il mare. Il sole che nasce dall’acqua e una verdeggiante distesa che si allunga fino alla costa dei Trabocchi ci hanno regalato un dolcissimo buongiorno, dopo una confortevole notte trascorsa all’Agriturismo Rifugiomare. Brunetta e Giuseppe ci hanno accolti con una abbondante colazione, ricca di dolci e marmellate fatte in casa, per poi trascorrere la mattinata tra racconti e storie di vita, di persone, di artisti e di incontri che questo angolo di paradiso con vista sull’Adriatico ogni giorno accoglie.

Abbiamo salutato i nostri nuovi amici e siamo risaliti sul nostro Camper Laika. Un arrivederci al mare e al suo energico luccichio dorato e siamo ripartiti seguendo la linea della costa per poi addentrarci nuovamente nel cuore dell’Abruzzo. Un diverso paesaggio, che è mutato velocemente sotto i nostri occhi, ci ha accolti sulla Piana di Navelli.

Qui, a fare bene attenzione, un profumo inconfondibile ti pervade le narici: quello dello zafferano. Siamo stati dalla Cooperativa dell’Altopiano di Navelli per farci raccontare la storia di questa preziosa spezia e abbiamo scoperto il valore unico e l’incredibile lavoro che porta lo Zafferano dell’Aquila DOP a essere uno dei più apprezzati al mondo e a essere chiamato, a ragione, l’oro rosso di Navelli.

Arricchiti da una nuova esperienza, siamo arrivati a Sotto Le Volte, un incantevole B&B in pietra incastonato in uno dei borghi più belli d’Italia. Qui Christel Jasperse, donna belga che vive di un profondo amore per l’Abruzzo, riceve con cortesia i viaggiatori offrendo loro un luogo genuino, curato e accogliente e accompagnandoli in un appassionato percorso di scoperta del territorio e delle sue infinite bellezze.

Dopo un risveglio al sapore dolce di neoleferratelle o pizzelle, come preferite chiamarle – abbiamo salutato Christel e Navelli per raggiungere Prata d’Ansidonia, altro piccolo borgo in provincia de L’Aquila. Tra i vicoli caratteristici di questo paesino ai piedi del Gran Sasso, abbiamo scoperto lo straordinario mondo di Lino. Persona dall’indiscutibile forza d’animo, costantemente animata da ingegno, creatività e amore per il territorio, Lino è proprietario e rinomato Chef dell’Osteria il Borgo dei Fumari, un ristorante unico nel suo genere. Con lui ci siamo addentrati nel dedalo di sale ricavate da cinque abitazioni congiunte che compongono la struttura, ognuna impreziosita da un camino, pezzi d’arte e oggetti antichi abilmente riportati a nuova vita, e ne siamo rimasti stupefatti.

Con l’augurio che Lino possa portare avanti i suoi sogni, abbiamo ripreso il nostro tour e ci siamo inoltrati nel Parco Regionale del Sirente-Velino per ritrovarci tra le pietre bianche di San Pio di Fontecchio. In questo borgo medievale dalle piccole case collegate da archi e stradine in acciottolato, abbiamo aperto le porte delle case vacanza Alle Vecchie Querce. Accompagnati da Giorgio e Stefania, due ragazzi che hanno scelto di scommettere e investire sul territorio e su questo particolare progetto di albergo diffuso, abbiamo scoperto l’unicità di graziose abitazioni ricavate in antichi edifici rurali, ristrutturate e arredate con mobili d’epoca o fabbricati nello stile del luogo, pronte ad accogliere viaggiatori amanti della pace e della natura.

Il nostro è un viaggio che continua a sorprenderci e che, dopo una lunga strada percorsa tra paesaggi incontaminati, ci ha condotti sulle sponde del Lago di Campotosto, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Qui abbiamo fatto visita a Locanda Mausonium, nostro Tesoro d’Italia, struttura ricettiva che offre la possibilità di vivere gli spettacoli unici che questo territorio montano offre e di gustare la gastronomia della regione. Abbiamo vissuto a pieno la generosità e l’accoglienza di Domenico e Marzia e abbiamo assaporato tutta la qualità della loro impeccabile cucina abruzzese e a chilometro zero. Nella Locanda abbiamo trovato il valore, la forza e la veridicità di questi luoghi e delle persone che li abitano e ne siamo usciti rapiti, con la promessa di tornarvi quanto prima.

Il tour sta per giungere al termine. Di nuovo giù, verso il mare. L’ultima tappa ci porta a Ortona, davanti all’antico Castello Aragonese che affaccia sull’Adriatico, per fare visita al Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo. All’interno di Palazzo Corvo, dove ha sede anche l’Enoteca Regionale d’Abruzzo, abbiamo conosciuto la realtà del Consorzio attraverso le parole di Davide Acerra e abbiamo scoperto una realtà che non solo si propone di tutelare, diffondere e valorizzare i vini d’Abruzzo ma che si prodiga ogni giorno per far conoscere al mondo la meravigliosa terra da cui provengono.

L’Abruzzo ci ha travolto con i suoi paesaggi in continuo mutamento, con il luccichio del suo mare e le montagne imponenti, con i suoi borghi e le sue eccellenze enogastronomiche ma soprattutto con il sorriso e l’infinita accoglienza delle persone che vivono questa regione dalle continue sorprese.

di Claudia Mele

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