Il nostro cammino in Salento con Donne sul filo di un racconto continua.
Dalla nostra camera vista mare a Leuca, cittadina che ha fatto da base a tutto il nostro tour, ci mettiamo in marcia verso Casamassella. Forse non tutti conoscono questo piccolo borgo a qualche chilometro da Otranto, unica frazione del comune di Uggiano la Chiesa, in provincia di Lecce. Eppure a pochi passi da questo paesino che conta meno di mille abitanti, è custodita una storia dal valore inestimabile, che non ha fatto alcuna fatica a entrarci nell’anima. È la storia della Fondazione Le Costantine. Se ad oggi ancora non la conoscete, crediamo fortemente che sia il caso di rimediare.
Noi abbiamo avuto la fortuna di scoprirla da vicino anche attraverso le parole dell’attuale Presidente Maria Cristina Rizzo. Donna di grande ispirazione, ha fatto suoi i valori delle ideatrici e li ha riportati vivi e forti all’interno della Fondazione, riprendendo i fili del passato e intrecciandoli sapientemente con il futuro.
Fondazione Le Costantine. Da dove tutto inizia
La trama di questo affascinante racconto inizia, come tutte le favole, con “C’era una volta…” ma, come per le migliori realtà, prosegue con “…e c’è ancora”.
Quella de Le Costantine è una storia di imprenditoria femminile che parte da lontano e arriva fiera e salda fino ai giorni nostri. Prende vita dalla volontà delle sorelle Giulia e Lucia Starace e la cugina Lucia De Viti De Marco, tre nobildonne salentine che hanno dedicato la loro intera esistenza agli altri, riprendendo quel filo già tessuto dalle loro madri, Carolina de Viti De Marco e la cognata Harriett Lathrop Dunham, detta Etta. Cinque donne lungimiranti che hanno vissuto e operato nella prima metà del Novecento e che sono state precorritrici di qualcosa che, ancora oggi purtroppo, molto spesso fatica ad affermarsi: l’emancipazione femminile.
Con il nobile intento di offrire una fonte di reddito alle donne del luogo e favorire quindi la loro indipendenza, Carolina ed Etta creano nel 1901 la Scuola di Merletto di Casamassella che un paio di anni dopo entra a far parte delle Industrie Femminili Italiane, grazie all’attivismo della stessa Etta. Un impegno sociale, culturale e politico che viene ereditato e portato avanti dalle figlie, in particolare da Giulia Starace e Lucia De Viti De Marco. Saranno loro, infatti, a maturare il progetto di creare un centro di benessere pubblico nella tenuta di proprietà di Carolina. E nel 1982 nasce ufficialmente la Fondazione Le Costantine, un luogo dell’anima dove produzione artigianale, agricoltura biodinamica, formazione e accoglienza si incontrano, riconosciuta Ente Morale con Decreto del Presidente della Regione Puglia n. 171/REG del 15 aprile 1986.
A raccontarci le vite e le vicende delle tante donne che si sono intrecciate a Casamassella, ci pensa la studiosa Elena Laurenzi, autrice del libro Fili della trasmissione. Il progetto delle donne De Viti de Marco-Starace nel Salento del Novecento (Edizioni Grifo, 2018) e curatrice, insieme a Brizia Minerva, della mostra Le Anime del Tessile, ospitata nelle sale del Convitto Palmieri di Lecce fino al giugno scorso, che abbiamo avuto il piacere di visitare accompagnati dalla stessa Elena Laurenzi.
Cantando e amando, l’arte della tessitura
Cuore pulsante della Fondazione è il laboratorio di tessitura artigianale. Qui si creano opere poetiche, proprio come il nome che porta, Cantando e amando, che riassume perfettamente la cura del lavoro, la gioia dello stare insieme e l’amore per il territorio che sono da sempre elementi guida de Le Costantine. Ideato dalla stessa Giulia Starace, è stato orgogliosamente ripreso perché – come ci dice la Presidente Maria Cristina Rizzo – “Il lavoro è più piacevole se si canticchia mentre lo si svolge e il risultato dà più soddisfazione quando si ama quello che si fa”.
L’avvocata Rizzo – entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione nel 1998, a 38 anni, e divenuta Presidente nel 2009 – ha colto quei tasselli che si erano persi e ha deciso di rimetterli al proprio posto, ripartendo proprio dall’arte della tessitura secondo quegli antichi saperi che, se non tramandati, sarebbero svaniti tra le pieghe del tempo. Attivo dal 2003, il laboratorio custodisce l’inestimabile ricchezza del lavoro artigianale, prima strumento per promuovere l’autonomia e l’emancipazione femminile e oggi grande eccellenza riconosciuta in Italia e nel mondo. Qui si realizzano manufatti tessili di altissima qualità intrecciando fibre naturali con antichi telai in legno a quattro licci ed eseguendo ogni rifinitura rigorosamente a mano. La produzione va dai tappeti, arazzi e coperte tessute a pinto o a fiocco secondo la tradizione, fino ad arrivare a prodotti come sciarpe e stole in cashmere, lino e seta, borse e accessori.
Secondo la missione ereditata, il laboratorio porta avanti anche l’attività didattica, realizzando così il più grande desiderio delle fondatrici, fermamente convinte dell’importanza della formazione quale strumento di libertà. Un’offerta formativa che si è ampliata negli anni e che dà a tantissimi giovani – spesso provenienti da contesti migratori – una concreta opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.
Su quel filo di altruismo intrapreso dalle ideatrici, oggi, dunque, la Fondazione porta avanti gli obiettivi con cui è nata adattandosi alle esigenze della contemporaneità, con lo sguardo sempre rivolto all’inclusione e all’accessibilità.
Dal laboratorio di Casamassella all’alta moda firmata Dior
Una storia in crescendo, quella della Fondazione Le Costantine che ha visto, nel luglio 2020, gli abiti derivati dai lavori di tessitura del laboratorio di Casamassella sfilare in Piazza Duomo a Lecce per la collezione Cruise 2021 di Christian Dior. Una collaborazione di grande prestigio, nata a seguito della visita di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, che ha deciso di proporre una sfilata a cielo aperto, omaggio alla tradizione pugliese. Così, in una serata evento dai contorni internazionali, le opere artigianali delle tessitrici di Casamassella, unite allo stile e alla creatività di uno dei brand di moda più noti al mondo, ha dato il giusto risalto e valore alla sartorialità Made in Italy attraverso texture e colori che richiamano la terra, la luce e i paesaggi del Salento.
I fili della trasmissione
“Cura nei confronti dell’ambiente e di chi lo abita, un’idea di lavoro che punta all’eccellenza, atteggiamento di responsabilità verso il mondo e centralità delle persone. Questi sono i valori trasmessi dalle fondatrici de Le Costantine. Un’eredità che illumina il presente e ispira il futuro” [ Fonte lecostantine.it ].
Da queste donne protagoniste del loro tempo, fautrici di cambiamenti profondi, le cui idee e iniziative sono state la base di un modello di cooperazione sociale e culturale volto a creare opportunità di vita, è partito un filo che non intende rompersi. Ancora oggi, quarant’anni dopo, nella Fondazione Le Costantine si percepisce netto il desiderio e il coraggio di proseguire sulla strada tracciata dalle fondatrici. Una strada fatta di sfide, spesso difficili, ma davanti alle quali una donna di certo non si tira indietro.
di Claudia Mele
Info
Tour Donne sul filo di un racconto proposto da Caroli Hotels s.r.l. in co-marketing con Apulia Slow&Motions attraverso la Call Educational Tour 2022 di Pugliapromozione.
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