Da giovedì 28 aprile a domenica 1° maggio torna a Roma la storica Mostra Cento Pittori Via Margutta, l’esposizione su strada dell’arte internazionale. La 117ª edizione si intitola “Omaggio a Paolo Salvati un amore per la natura, un grido contro la guerra”.
Paolo Salvati (1939-2014) è stato uno dei principali artisti figurativi, pittore e disegnatore, socio negli anni ’80 dell’Associazione Cento Pittori Via Margutta. Nelle sue opere Salvati ha rappresentato la natura con il suo intimo espressionismo poetico, dove il colore è sinonimo di amore per la natura, e l’amore per la natura e la poesia sono un segno di pace.
“Via Margutta è nata come dialogo artistico. L’Arte esce dagli studi e si mostra sulla strada creando un rapporto con la gente, parlando con il mondo; il dialogo è la potenza dell’Arte. L’Arte abbatte i muri e le divisioni, crea i ponti della pace. Quando parlano le Arti, tacciono le armi”, afferma Luigi Salvatori, Presidente dell’Associazione Cento Pittori via Margutta.
Ognuno dei circa 100 artisti, provenienti dall’Italia e dall’Europa, realizzerà un’opera per urlare con il pennello il proprio No alla guerra.
Presidente Salvatori, perché l’arte è importante per costruire la pace?
L’arte è nata praticamente insieme all’uomo. Fin dalle origini l’uomo ha sempre sentito il bisogno di comunicare le proprie emozioni, opinioni, sentimenti. La sua funzione non consiste nell’imporre agli altri pensieri e idee nei vari campi sociale, morale, culturale, etico o religioso, ma di trasmetterli attraverso il linguaggio dei segni e dei colori, nel rispetto dell’altro, come contributo alla convivenza, alla pace, alla evoluzione della coscienza umana, alla spiritualità, all’accoglienza dell’altro. Grazie all’arte noi sappiamo che l’uomo è sempre stato accompagnato da una irresistibile attrazione per la bellezza, da un radicato bisogno di comunicare e da un profondo sentimento del sacro.
L’arte, nelle sue diverse manifestazioni, può rappresentare un metodo di conoscenza profondo dell’altro e una rete di connessione tra le persone e le cose del mondo; può contribuire alla formazione di una mente universalistica che superi le diversità e a promuovere la consapevolezza della comune natura di tutti gli uomini e la fondamentale solidarietà tra uomo e mondo creato.
Nella nostra Associazione ci sono oltre cento artisti, di diverse nazionalità e religioni, di diversi età e sesso, giovani e anziani, di ogni tipo di cultura, ognuno con la propria idea politica, anche di estrema posizione. Eppure l’Arte ci accomuna tutti, ci fa sentire un’unica grande famiglia, come fratelli e sorelle, con un solo obiettivo: la ricerca interiore della domanda fondamentale che l’uomo si pone da sempre: chi sono, dove vado, cosa faccio? È la domanda sul destino umano, sul confine vita-morte, sul senso della sofferenza, il dolore e la felicità, l’estasi e il tormento, il sublime e la bellezza, la disperazione, l’amore incondizionato, la grazia…
Questa introspezione ci fa sentire uniti nel meraviglioso viaggio della vita, che è unico e irripetibile. È questa necessità interiore innata in noi che contribuisce a superare i conflitti, le separazioni, le contrapposizioni; coltiva la disposizione all’empatia, a far sentire l’altro uguale a me, come partecipe della mia vita, del mio sentire, del mio patire.
Compito dell’Arte è trasmettere questa domanda a tutti gli uomini che la amano, mettendoli nella medesima disposizione interiore di ricercare una risposta al mistero della vita. Per questo l’Arte, come la spiritualità, contribuisce a costruire una cultura di pace, a educare ad affrontare i conflitti in un atteggiamento di concordia, accogliere e contenere le molteplicità e le differenze, i contrasti e le contese e, per ultimo e come estrema conseguenza, la guerra, matrice di tutti i mali, distruttrice del Creato tutto e delle opere dell’uomo.
Per tutto questo abbiamo ritenuto di dare un significato a questa mostra in questi tempi difficili in cui è messa a repentaglio la pace nel mondo. I giornalisti parlano con la penna, i pittori parleranno con il pennello.
L’esposizione salvaguarda la via romana dell’arte
Con la loro presenza alla mostra, gli artisti vogliono anche testimoniare l’attaccamento a questa nota via e consacrarla ancora una volta quale strada votata all’arte, luogo prezioso da salvaguardare.
Via Margutta, situata nel Rione Campo Marzio tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, già dal Rinascimento è stata meta preferita e luogo di incontro di artisti. Proprio per questa caratteristica, nel 1927 Pietro Lombardi progettò la Fontana delle Arti, divenuta poi simbolo dell’Associazione. Dal particolare basamento triangolare, la Fontana è sormontata da un secchio con pennelli, con riferimento alla pittura, e due mascheroni, uno sorridente e l’altro triste, a ricordare il carattere ambiguo di ogni artista.
Nel ’900 Via Margutta era un punto di passaggio quasi obbligato per i grandi Maestri. Passarono per questa strada non solo pittori come Picasso, Guttuso e Novella Parigini, ma anche musicisti come Wagner, Liszt, Puccini e Mascagni. Il cinema aumentò la popolarità di questa strada. Nel film Vacanze Romane soggiornava in Via Margutta Audrey Hepburn. Vi abitarono protagonisti della Dolce Vita come Federico Fellini e le attrici Giulietta Masina e Anna Magnani.
Dal 1953 un appuntamento fisso per l’arte internazionale
L’esposizione è nata nel 1953 per iniziativa di alcuni pittori che decisero di “dar vita e colore” alla strada romana che da sempre è luogo di ritrovo di vari artisti. La mostra è diventata così un appuntamento fisso sia per gli appassionati e i critici d’arte sia per romani e turisti.
Nel giugno 1970 alcuni pittori della Capitale costituirono l’Associazione Cento Pittori Via Margutta con il compito di diffondere la cultura e sensibilizzare l’opinione pubblica alle opere di artisti noti e meno noti. Ogni anno, appunto, l’Associazione organizza l’esposizione storica, giunta oggi alla 117ª edizione.
Durante le mostre gli artisti trascorrono la maggior parte delle giornate a “illustrare i loro lavori ai visitatori, a commentare ritratti e paesaggi, a discutere sulle tonalità dei colori usati o sulle scelte di tecniche e soggetti” [ Fonte: centopittoriviamargutta.it ].
La via, tra le più belle e suggestive di Roma, si anima di vita e risplende di quella luce che l’Arte, da sempre, è in grado di portare nel mondo e che, quest’anno più che mai, deve rivelare tutta la sua forza.
di Aurora Amendolagine
Info e contatti
Inaugurazione: giovedì 28 aprile | H. 17.00 | Via Margutta
Apertura al pubblico: fino a domenica 1° maggio | H. 10.00-20.00
Ingresso libero
centopittoriviamargutta.it