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giovedì, 9 Maggio, 2024

Costruire

“Nulla è costruito sulla pietra; tutto è costruito sulla sabbia, ma dobbiamo costruire come se la sabbia fosse pietra”. Sono parole di Jorge Luis Borges e, per come stanno le cose oggi, non vi è verità più grande. La pandemia ci sta dimostrando chiaramente che, per quanto possiamo edificare su basi solide e durature, tutto rischia di crollare da un momento all’altro come un castello di sabbia, che dipenda o meno da noi. Possiamo fare tutto bene, alla perfezione: perseguire fino in fondo i nostri sogni, i nostri obiettivi, rispettare i programmi, mantenere fede agli impegni, studiare e lavorare sodo ogni giorno. Purtroppo, che si disponga di risorse, di spazio e di tempo, bisogna far sempre i conti con quell’incognita misteriosa che rischia di minare da un momento all’altro il cammino e il sacrificio di tutti. Ma che sia sabbia o pietra, che si tratti di un’opera grande o piccola, l’importante non è cosa, ma con chi si costruisce.

La pandemia ci sta insegnando il valore forse più grande della nostra esistenza: l’importanza degli altri nella nostra vita, privata e professionale. Il Covid ci allontana dal bene a noi più prezioso, l’essere umano, e bisogna ormai fare i conti con il significato profondo della mancanza dell’altro: quello che fino a ieri avevamo davanti ma non vedevamo, che ci parlava ma non ascoltavamo, che ci cercava mentre lo ignoravamo. Possiamo lavorare su noi stessi in tanti modi, prenderci cura del nostro corpo come della nostra anima, ma resta il fatto che siamo fragili perché nessuno si salva da solo. Quando invece si costruisce con le persone giuste, si dà loro il valore e l’importanza che meritano, che sia sabbia o pietra, non vi è nulla che crolli realmente o che in un modo o nell’altro non si possa ricostruire.

Alla fine di questo ennesimo difficile primo trimestre del 2021, Tesori d’Italia celebra la forza del proprio team, dei propri partner, del pubblico che, seguendoci, continua a sostenere il cammino sempre più arduo della promozione e valorizzazione del nostro Paese. Viviamo e lavoriamo in una Italia che funziona a fatica, ma che a maggior ragione va aiutata. Recuperiamo, allora, i pezzi di questo nostro immenso patrimonio e ricomponiamoli in un’opera ancora più bella, compatta, preziosa. Continuiamo ad affrontare con pazienza e coraggio i problemi del presente, ma prepariamoci con gli altri a un imminente futuro fatto di movimento, interazione, condivisione reale del mondo. Che siano martello e scalpello o paletta e secchiello, armiamoci di tutti gli strumenti necessari e scegliamo le persone con cui voler lavorare per restituire a tutti noi un’Italia migliore, un mondo migliore.

di Riccardo D’Urso

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