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lunedì, 16 Dicembre, 2024
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Terrarossa, il fascino dell’artigianato salentino a Nardò

A Piazza Salandra c’è un luogo dove viene custodito e tramandato il patrimonio artigianale del Salento

È proprio nella barocca cornice di Piazza Salandra a Nardò, esattamente di fronte la Guglia dell’Immacolata, che circa 18 anni fa nasce Terrarossa, uno showroom che ospita il meglio dell’artigianato salentino.

Massimo Siciliano, titolare dell’esercizio, dedica da sempre tempo e passione nel ricreare un luogo in cui tutelare il patrimonio artigianale locale che purtroppo stava andando perdendosi, raccogliendo pezzi unici creati dalle mani di abili artigiani, oggetti di straordinaria bellezza e valore che custodiscono storie, ricordi e sensazioni.

Massimo ci accoglie con dolcezza nella sua bottega, per ogni creazione ha una storia da raccontare. Siamo subito incuriositi da uno strano e particolare oggetto, la “brocca a segreto”. Si tratta di un tipo di brocca da vino salentina, ormai andata perduta, che cela uno scherzo segreto. Un contenitore in ceramica costituito da una serie di fori aperti che nel bordo della bocca presenta un canaletto nascosto terminante nel becco a cannuccia. Un tempo questa veniva riempita di vino e offerta all’ospite il quale doveva bere senza sporcarsi: colui che al primo tentativo riusciva nella difficile impresa, beveva e non pagava, chi invece non ci riusciva pagava e non beveva.

E ancora, la “pupa coi baffi”, oggetto tradizionale quasi dimenticato, in ricordo di un’antica leggenda legata al rito dello ius primae noctis, ovvero il diritto da parte del feudatario di godere della prima notte di nozze della sposa. La leggenda narra che un giovane uomo, nell’intento di ribellarsi a questo obbligo, decise di travestirsi da donna e fingere di essere la sua futura sposa per uccidere il feudatario, dimenticando però di tagliare i suoi baffi. Da qui il Salento rivendica la pupa, un’anfora dal corpo di donna e dal viso baffuto di un uomo.

E poi, i “pomi” portafortuna, simbolo di prosperità; gli antichi fischietti di creta utilizzati un tempo come giochi per bambini; le casette al vento in ricordo dei muratori, soprattutto gallipolini, che costruivano le case leggermente inclinate al fine di accompagnare il vento, metafora della vita che ci insegna ad assecondare e non opporci ai problemi quotidiani: veri e propri capolavori dell’artigianato locale.

Ma Terrarossa non è solo ceramica: è anche cartapesta, giunchi, legno, tutti materiali forgiati da mani esperte da cui prendono forma creazioni artigianali che racchiudono il fascino del Salento. Certamente attrattive per turisti ma soprattutto perfetti esempi di come sia possibile conciliare armoniosamente tradizione e innovazione.

– di Chiara Villani

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