Già dai primi di dicembre l’odore dell’impasto dei Petrali – da leggersi con l’accento sulla “a” – inizia a farsi sentire nelle cucine di molte famiglie calabresi e in particolare nella città di Reggio Calabria e provincia. Generalmente, questi dolci deliziosi vengono preparati in quantità quasi industriale in modo da farli durare almeno fino all’arrivo dell’Epifania e poterli regalare ad amici e parenti che li apprezzeranno sia a colazione che a fine pasto.
Si narra che il nome “petrali” – che non deriva da pietra, fortunatamente per i denti – provenga invece dal prete che ne ideò la ricetta insieme alla sua perpetua. Pretali, infatti, è il termine originario che veniva usato per identificare questo dolce. La forma più comune con cui veniva e viene realizzato, invece, è quella di una mezzaluna. Anche se è possibile trovare Petrali di forme poco differenti, sicuramente quello che non varia è il suo ripieno: rinchiuso nella pasta frolla che lo avvolge, è composto da fichi secchi, uva sultanina, noci e mandorle tostate.
Per conoscere il resto degli ingredienti vi suggeriamo di seguire questa ricetta tradizionale reggina con cui potrete realizzare circa 30 Petrali.
Ingredienti
Per il ripieno:
300 g di fichi secchi
100 g di mandorle tostate
100 g di noci tostate
100 g di uva sultanina
100 g di cioccolato fondente
150 ml di cioccolata calda zuccherata
100 ml di caffè
3 chiodi di garofano
1 pizzico di cannella
1 scorza di mandarino
Per la pasta frolla:
500 g di farina 00
200 g di zucchero
250 g di burro
5 uova
1 scorza di limone
Preparazione
Iniziate mettendo in ammollo in una ciotola i fichi secchi tagliati a pezzetti e l’uva sultanina con il caffè e la cioccolata calda zuccherata, per circa 12 ore. Passato questo tempo, frullate il composto e aggiungete le noci e le mandorle tostate e tritate grossolanamente. Poi mettete il cioccolato fondente tagliato a pezzettini, un pizzico di cannella, i chiodi di garofano e scorzette di mandarino. Mescolate il composto amalgamando il tutto.
Preparate la pasta frolla secondo ricetta, con l’accortezza di lasciarla riposare per circa 30 minuti. Poi stendetela su una spianatoia infarinata, formando una sfoglia non troppo sottile, e realizzate dei dischi del diametro di circa 10 centimetri ciascuno aiutandovi con un bicchiere.
Con un cucchiaino aggiungete il ripieno al centro del disco e richiudetelo poi completamente per formare una mezzaluna.
Mettete i Petrali su una teglia rivestita con un foglio di carta forno e lasciateli infornare a 180° con forno statico per circa 25 minuti.
Non appena si saranno dorati, lasciateli raffreddare per una decina di minuti prima di servirli.
Potete decorare i Petrali spennellandoli con del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e aggiungere dei “diavoletti colorati” per renderli ancora più belli da vedere e gustare.
Buona degustazione dalla Calabria!
– di Emanuele Modafferi