Da diversi mesi ci siamo messi in cammino, cuori e sguardi pronti ad accogliere la bellezza, l’inaspettato, l’imprevedibile che diventa vita quotidiana… Dopo aver attraversato storie, territori e umanità di valore inestimabile, abbiamo iniziato a domandarci: in quanti modi e da quali punti di vista si può guardare e mettere in luce l’unicità del nostro Paese? Da qui è partita la nostra nuova avventura, sempre a bordo del nostro Laika camper: il TdI-Tour “Pizza Worldwide”!
In ogni dove la parola pizza viene associata all’Italia… quale il senso di partire proprio da qui per offrire una rilettura del nostro Paese? Probabilmente per dare a noi stessi e a chi ci segue la possibilità di guardare con occhi nuovi ciò che a prima vista può apparire qualcosa di definito, già parte di una tradizione conosciuta e immutabile.
Ciò che diamo per scontato spesso racchiude in sé mondi sconosciuti densi di vita, di aneddoti, di volti, di storie familiari, di sacrifici silenziosi, di sapienza, di generazioni che si alternano, di persone che si impegnano a custodire il passato, a dialogare con il presente e a proiettarsi nel futuro.
Napoli e Gaeta, qui abbiamo incontrato alcuni dei rappresentanti dell’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie”, abbiamo accolto i segreti che si celano dietro un prodotto apparentemente semplice che si è rivelato in tutta la sua complessità, scoperto quanto sia dura la gavetta in questo mestiere, appreso che la pizza non è un prodotto ma un modo di pensare, di percepire e di vivere.
Poi Roma, Firenze, Milano per conoscere le diverse realtà dell’Antica Pizzeria da Michele In The World, ovvero quelle di giovani imprenditori che hanno scelto di investire nella tradizione e di diffondere il valore dell’autentica pizza napoletana in diverse regioni d’Italia.
Il TdI-Tour “Pizza Worldwide” è stata un’esperienza trasformativa, che ci ha restituito il potere simbolico che il nostro Paese rappresenta, costituito da un misterioso intreccio di saperi, umanità, luoghi, contraddizioni e segreti da custodire.
– di Alessandra Magnacca
