25.1 C
Napoli
giovedì, 9 Maggio, 2024
HomeANNI2019Io.Bio, l’agri-bistrot palermitano

Io.Bio, l’agri-bistrot palermitano

?? Read it in English


Coraggio, passione, creatività e amore sono gli ingredienti di Io.Bio, il giardino biologico di Palermo sito in pieno centro città.
Ci sono luoghi capaci di suscitare emozioni non appena vi si accede, persone le cui parole, da sole, sono già capaci di trasmettere energia positiva. Io.Bio non è solo un ristorante gourmet, ma molto di più: è un luogo capace di far staccare la spina ai suoi visitatori, permettendo loro di respirare una boccata di aria fresca e sana per qualche ora. Lontano dal caos cittadino permette alla clientela di godere di un sole tiepido, di un giardino verde e di ristabilire il contatto con la natura.
Tra animali da cortile, giornalmente accuditi amorevolmente dal personale, e un orto perfettamente curato dallo staff, Io.Bio è una struttura degna di rappresentare l’emblema degli italiani che hanno il coraggio di pensare e di fare impresa di qualità.
Lo scopo di Io.Bio è quello di proporre un sistema di ristorazione biologica a km0 e anche di organizzare attività didattiche per grandi e piccini, perché tutti abbiamo bisogno di ritornare alle origini, alla terra e alla natura. Questo è Io.Bio: cura del dettaglio, della natura, del cibo e del sociale. E per tutti questi ottimi motivi Io.Bio entra a far parte dei Tesori d’Italia 2019.

di Chiara Andolina

Quando mancano gli stimoli non tutti siamo in grado di reagire allo stesso modo. C’è chi si abbatte e molla tutto e chi, invece, riesce a trarre dalla propria insoddisfazione la giusta motivazione  per tirare fuori dalle proprie esperienze il meglio costruendo una realtà talmente bella da farla inserire, a pieno merito, tra i “tesori d’Italia”.

È il caso di Marco Piraino, classe ’85, chef della scuderia del Maestro Peppe Giuffrè, laureato in economia con la passione per il proprio lavoro negli occhi e l’amore per la Natura e per la propria terra nel cuore. Marco comincia a lavorare affiancando l’istrionico Maestro Peppe Giuffrè nel suo ristorante “Casa Giuffrè” presso la Rinascente di Palermo di cui diventa direttore dopo un anno. Arriva, poi, il momento di fare esperienze all’estero presso ristoranti blasonati, italiani e non, frequentati da una clientela esigente, portando in giro la cucina siciliana rivisitata con un pizzico di innovazione che, tuttavia, non ne snaturasse l’anima intrinseca. Ma il richiamo per la propria terra ha presto riportato il giovane chef in Sicilia, nell’isola di Pantelleria, dove, lavorando presso il ristorante “I giardini dei Rodo”, Marco ha imparato ad ascoltare la terra costruendo un menù interamente basato sulle materie prime a disposizione in accordo con i ritmi di un luogo in cui comanda il vento, raccontandola attraverso il pescato del giorno, i capperi e i cucunci, i fichi, le pale di ficodindia e tanti altri ingredienti della cucina povera divenuti preziosi grazie alle sue mani esperte che sono riuscite a valorizzarli. Dopo l’esperienza pantesca si dedica anche alla scrittura di un libro sulla cucina siciliana, che lo consacra definitivamente come volto emergente della ristorazione nazionale e internazionale partecipando, tra le tante iniziative, anche alla prima settimana della cucina italiana nel mondo in qualità di ambasciatore della cucina siciliana in Oman, preparando, durante la manifestazione, cene con  diversi menù a base di piatti siciliani di origine araba, come le arancine, il cous cous e il sorbetto agli agrumi, solo per citarne alcuni.

Ma per il giovane chef palermitano non era ancora abbastanza. La voglia di creare qualcosa di proprio era più forte di qualsiasi altra necessità. Un luogo in cui poter cucinare e impreziosire i piatti con le materie prime coltivate direttamente come piante aromatiche, ortaggi, frutta e, persino, fiori eduli. Dal fortunato incontro, realizzatosi grazie alla comune conoscenza con il Maestro Peppe Giuffrè, con Gino Gambino e la moglie Carmela Senatore, proprietari di un terreno inutilizzato in cui volevano creare qualcosa di diverso, il giovane e intraprendente chef ha avuto l’opportunità di mettere in pratica il suo sogno nel cassetto.
Nasce così, nel novembre 2018, Io.Bio, un concept, prima ancora che un ristorante, totalmente innovativo e rivoluzionario, proprio perché basato sul ritorno alle origini. Un giardino biologico, in città, a due passi dal cuore di Palermo, che consente una fuga dalla città senza, tuttavia, allontanarsene davvero. Una “stazione” del gusto in cui la cucina si mescola al contatto diretto con la Natura e i prodotti tipici siciliani vengono valorizzati dal profumo inebriante degli agrumi di Sicilia che ne esaltano l’essenza. Un’idea coraggiosa, quella di aprire un’oasi in città, in un asse distante dal centro storico, una zona fuori dalla portata di molti, un luogo in cui non ti rechi perché ti ci imbatti per caso bensì perché vuoi andarci di proposito perché sai cosa trovi e non ti importa che sia un po’ fuorimano poiché il posto vale il viaggio.

Una volta entrati all’interno di questo moderno agri-bistrot si viene catapultati in una “dimensione parallela” che trasmette immediata serenità. Un luogo ameno in cui staccare la spina, anche solo per un paio d’ore, e rigenerarsi dalla routine per poi tornare alla propria quotidianità con la carica e l’energia che solo il contatto con la Natura riesce a trasmettere.  Ciò è possibile grazie alla presenza all’interno della struttura di un orto di quasi mezzo ettaro e di una fattoria per animali domestici alla cui cura tutto lo staff di Io.Bio dedica, ogni giorno, attenzione e dedizione. A “parlare” sono gli animali che, proprio come i bambini, difficilmente riescono a mentire e che con la loro docilità e serenità trasmettono l’amore e la passione di un progetto nato per il ben-essere, nel significato più intrinseco del termine, degli uomini, che, tuttavia, non può prescindere da quello di tutti gli esseri viventi e senzienti, piante incluse, che ne sono coinvolti.
Tutti questi ingredienti fanno di Io.Bio il luogo ideale per i bambini che possono osservare da vicino gli animali da cortile come galline, oche, faraone, tacchini, pavoni, caprette, conigli, tutti addomesticati e liberi. Io.Bio è molto più di un ristorante. Qui viene ribaltato il concetto di vita di cui il ristoro alimentare diventa parte fondamentale che deve andare di pari passo con quello del benessere e felicità che solo il rapporto diretto con la Natura può offrire.

Contatti
Io.Bio
Via Gaetano La Loggia 124 – 90129 Palermo
Tel: +39 091 7480889
Email: marcopiraino@hotmail.it
Facebook

ARTICOLI CORRELATI

PIÙ LETTI