Dopo 7 mesi di eventi realizzati dalle 24 tappe in 14 Regioni italiane – Umbria, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Campania, Valle d’Aosta, Puglia, Sicilia, Sardegna, Trentino, Lombardia, Piemonte, Marche, Liguria – la 14ª edizione di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile si chiude con un trionfo in termini di presenze: sono state infatti circa 35.000 le persone che hanno partecipato ai 360 eventi diffusi in oltre 50 località. Di questi 360, sono stati ben 102 gli eventi caratterizzati da itinerari a piedi e oltre 160 quelli completamente accessibili.
Un viaggio lento ed esperienziale in territori poco conosciuti, tra cui aree interne uniche e meravigliose, riserve naturali e aree protette, parchi nazionali, borghi di montagna, villaggi rurali: luoghi suggestivi e con una storia unica, che sfiorano le città e le periferie, sorgendo con una forza e una vitalità che si rinnova nonostante l’apparente isolamento, che le preserva e le ripara.
“Il successo del festival dimostra che il turismo può e deve essere uno strumento e non un fine, un propulsore di processi di sviluppo territoriale a partire dalle reti locali che vi aderiscono – dichiara Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ – Ci auguriamo che anche le istituzioni sui diversi territori sposino la nostra strategia, dimostrando un progetto e una visione politica sostenibile”.
Record assoluto di partecipazione alla 14ª edizione del Festival del Turismo Responsabile
Molte tappe del festival quest’anno hanno scelto di puntare ai mesi di settembre e ottobre, anziché all’estate, per proporre al pubblico la propria declinazione del tema 2022 (Habitat – Abitare il futuro). Una decisione che, non solo è in linea con la scelta di destagionalizzare sempre più l’offerta turistica nella nostra Penisola, ma si è rivelata anche vincente: IT.A.CÀ ha infatti registrato in questa edizione un record assoluto di partecipazione.
La tappa ‘madre’ del festival, ovvero quella di Bologna e Appennino, ha popolato ben 23 eventi quasi tutti i weekend di settembre e ottobre, segnando un traguardo mai raggiunto prima: la totale accessibilità alle persone disabili a tutti gli appuntamenti in calendario!
Il format ‘accessibilità totale’ della tappa bolognese è stato accolto con grande entusiasmo, tanto da registrare il sold out settimane prima, e una partecipazione media a ciascun itinerario a piedi o in bici di oltre 30 presenze. Non è stata soltanto la tappa di Bologna a rendere accessibili gli eventi, anche le altre tappe si stanno impegnando sempre di più affinché ogni evento, a piedi o in bici, sia davvero inclusivo e fruibile ad ogni persona.
“Per IT.A.CÀ 2022 la rete del turismo responsabile bolognese ha dato vita a una serie di habitat temporanei – racconta Simona Zedda, Responsabile Programmazione Tappa Bologna e Appennino di IT.A.CÀ –, eventi culturali e artistici, itinerari in bici e a piedi, iniziative vissute da residenti e da turisti con esigenze diverse, ma con gli stessi bisogni legati alla fruizione del territorio. Una fruizione culturale e artistica, relazionale e autentica dei luoghi”.
Anche quest’anno IT.A.CÀ ha avuto un ottimo riscontro sui canali web e social, raggiungendo più di 3,5 milioni di utenti nei sette mesi del festival.
Adesso, la rete del festival, composta da oltre 750 realtà nazionali e internazionali, è già al lavoro per costruire il programma della prossima edizione, la quindicesima, che si preannuncia ricca di novità: per non smettere di riflettere e agire sulla reale sostenibilità del turismo responsabile come leva per lo sviluppo dei territori, perché moltiplica il potenziale educativo intrinseco alla pratica turistica, coniugando così lo sviluppo del turismo con il benessere dei cittadini.
A questo proposito, la rete nazionale IT.A.CÀ assieme all’associazione Camera a Sud ha raggiunto un altro traguardo importante grazie alla raccolta di oltre 115 mila firme per la campagna Climate Of Change presentate alla Cop27 in Egitto. La campagna è stata sviluppata nell’ambito del progetto “End Climate Change, Start Climate of Change”, capofila We World, cofinanziato dalla Commissione Europea del programma DEAR – Development Education and Awareness Raising.
? Il Festival è nato nel 2009 a Bologna, da YODA APS, COSPE onlus e NEXUS Emilia Romagna. Negli anni ha creato una rete importante che oggi conta oltre 700 realtà locali, nazionali e internazionali, coinvolgendo 24 territori e 14 regioni italiane. È il primo e unico festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile, per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente. Nel 2018 ottiene un riconoscimento importante per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo da parte dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite). Ogni anno IT.A.CÀ invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l‘incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini. Il Festival si rivolge a: cittadini, studenti, organizzazioni no profit, organizzazioni non governative, agenzie viaggi, turisti, volontari, istituzioni ed enti locali, comunità di immigrati, artisti.
In copertina | Illustrazione di Monica Gori
Info
festivalitaca.net