Il vino, una questione di legami, territorio e qualità
Già struttura certificata da Tesori d’Italia Magazine, le Cantine Menegolli sono state raggiunta anche dal nostro TdI-Tour Veneto 2018, durante il quale abbiamo avuto modo di conoscere i fratelli Elsa e Dario Menegolli, oltre ai loro genitori. Insieme a Tesori d’Italia Magazine, la famiglia Menegolli si è raccontata e ha spiegato come si ottiene successo e qualità partendo dalle radici più profonde, quelle della famiglia e del territorio.
La Valpantena, dove la famiglia vive e lavora, è zona di coltivazione di ottimi vigneti già dal tempo dei Romani, i quali abitavano e avevano reso splendida, quasi una “sorella di Roma”, come Elsa ama definirla, la vicina Verona. Il clima fresco, ma non gelido, data la protezione della poco distante catena alpina, favoriva già 2000 anni fa la coltivazione tra le lievi colline che ancora oggi circondano la cantina Menegolli e tra le quali si coltiva l’uva a bacca rossa che dà vita a un vino unico al mondo, l’Amarone della Valpolicella DOCG.
Il padre di Elsa e Dario, nel narrare alcuni aneddoti legati alla sua adolescenza, non dimentica di raccontarci la sua esperienza da contadino e di come fin da piccolissimo sia stato educato al rispetto del territorio e delle coltivazioni. Con un’immagine molto suggestiva, racconta di come non fosse giusto tagliare il grappolo dal tralcio con le cesoie, ma come lo si dovesse fare col coltello, perché solo in quel modo non si sarebbe interrotto il flusso vitale tra la pianta e il suo frutto. Questo concetto così poetico e che riunisce leggenda e vita vissuta appare come un’allegoria della famiglia Menegolli, dove il flusso di esperienze e di saperi antichi ha attraversato i secoli e nonostante gli imprescindibili tagli generazionali, ha permesso di mantenere un legame stabile e indissolubile tra i padri e i figli che si ritrova, poi, nel gusto robusto e deciso del vino che da queste relazioni si forma.
Parlando, poi, dei rapporti tra la famiglia Menegolli e la clientela nazionale e internazionale, Elsa Menegolli non ha avuto dubbi nell’affermare che è imperativa la contestualizzazione storica della famiglia produttrice legata al prodotto commercializzato. Solo in questo modo giunge al cliente l’identità originaria del prodotto che si inserisce perfettamente nelle ricerche del consumatore moderno. Inoltre, ha continuato Dario, si è riusciti a educare la clientela internazionale a un modo di vivere e godere del vino tutto italiano. Infatti, la società frenetica di Paesi come la Cina e il Giappone, attraverso la costante formazione al prodotto offerta dalla famiglia Menegolli alla sua clientela, è riuscita in alcuni casi a modificarsi, acquisendo la pratica occidentale del vino da meditazione o da conversazione. Questa logica tutta italiana legata al vino, che potremmo definire slow, sta trovando un grande successo tra i consumatori asiatici e se Menegolli con la commercializzazione del proprio prodotto ha portato l’Italia di qualità all’estero, dall’altra parte ha anche favorito l’avvicinamento dell’estero all’Italia.
Infine, grazie ad Elsa, eccellente sommelier, il team di Tesori d’Italia Magazine ha avuto l’onore di degustare l’Amarone della Valpollicella prodotto nelle cantine Menegolli, nel quale, dopo aver parlato con la famiglia, oltre alle note fragranti del vino, il palato ha riportato alla mente il percepibile e importante valore della famiglia e del territorio, che tornano in ogni sorso, espandendosi fino al cuore. Quello che ne deriva non è una semplice degustazione di un ottimo vino italiano, ma la possibilità di vivere l’esperienza Menegolli, attraverso la quale anche il cliente sente di poter prendere parte a questa importante storia di famiglia.
– di Angelo Bartuccio