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sabato, 4 Maggio, 2024
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Napoli e Kagoshima, il primo gemellaggio tra Italia e Giappone

Compie 63 anni il primo gemellaggio tra Italia e Giappone. A festeggiarlo sono Napoli e Kagoshima, gemellate dal 3 maggio 1960. Due città lontanissime eppure tanto vicine per somiglianza paesaggistica e clima e per l'abbraccio del vulcano

Il nostro viaggio tra Italia e Giappone, che ci condurrà verso Expo 2025 – Osaka, ripercorre il legame tra i due Paesi attraverso i 44 gemellaggi, costituiti tra il 1960 e il 2022, che li legano. Un percorso fatto di storia, aneddoti, somiglianze e peculiarità, che va dal primo grande gemellaggio, quello tra Napoli e Kagoshima – datato appunto 3 maggio 1960 e che oggi festeggia 63 anni – a quello più recente del 2022 tra le città di Pompei e di Tsumagoi.

L’unione tra questi due mondi ha origini antiche ma prende il via ufficialmente con il Trattato di amicizia e di commercio tra Italia e Giappone, firmato il 25 agosto 1866, che auspicava “pace perpetua e amicizia costante tra Sua maestà il Re d’Italia e Sua maestà il Taicun, i loro eredi e successori” e tra i rispettivi popoli, “senza eccezione di luogo o persona” [ Fonte: Ambasciata del Giappone in Italia ]

Il primo gemellaggio tra Italia e Giappone

Il 3 maggio ricorre l’anniversario tra Kagoshima e Napoli, la prima città italiana a stabilire un accordo di amicizia e scambio culturale con una città giapponese. 

Napoli e Kagoshima
Napoli

Il primo punto d’incontro tra Kagoshima e le cronache italiane riguarda Bernardo, un giovane che fu battezzato dal missionario Saverio sbarcato a Kagoshima nel 1549. Bernardo fu anche tra i primi a recarsi in Italia, raggiungendo Roma, via Napoli, per incontrare Paolo IV.

Per lungo tempo Kagoshima è stata chiamata la “Napoli d’Oriente“. Così come il capoluogo campano è noto per il Golfo e per il Vesuvio, il vulcano che domina il panorama della città, anche il capoluogo dell’omonima prefettura giapponese è caratterizzato dalla Baia di Kinko e dal vulcano Sakurajima e come Napoli ha quell’aspetto di città da cartolina con tanto di baia, mare e vulcano che l’abbracciano.

Kagoshima | © Mstyslav Chernov | CC BY-SA 3.0
Dal 1960 ad oggi

Intorno al 1955 iniziarono i primi contatti tra le due città e il 3 maggio del 1960 fu stabilito il gemellaggio. La sottoscrizione del gemellaggio recava la firma di S. E. Maurilio Coppini, Ambasciatore a Tokyo dal 1958 al 1964. Il 14 maggio 1960 a Kagoshima si tenne la cerimonia ufficiale replicata in pompa magna a Napoli il 9 dicembre dello stesso anno, quando nel porto, per festeggiare l’evento, attraccò la nave scuola Kagoshima Maru. Due mesi prima una via di Kagoshima riceveva la denominazione di Napoli dori (viale Napoli). Mentre a Napoli, passeggiando in zona Vomero, non vi stupirete di incrociare Via Kagoshima. Il 25 marzo del 1991 a Kagoshima ha iniziato la sua attività il tram “Napoli”, che da quel giorno corre allegramente per le vie cittadine.

Nel 2010, in occasione del cinquantesimo anniversario si sono tenuti grandi festeggiamenti nelle due città. A Napoli nel Centro Direzionale è stato inaugurato Largo Kagoshima, mentre dall’altra parte del globo si metteva a punto il progetto “Napoli” per creare un menù italiano con gli ingredienti peculiari della zona di Kagoshima coinvolgendo i ristoranti della zona.

L’amicizia tra le due città si è sempre più rafforzata. Ogni anno un gruppo di cittadini di Kagoshima raggiunge Napoli con un viaggio premio. Nel tempo, il legame tra Kagoshima e Napoli non perde sicuramente il suo vigore e ha ancora tante pagine da raccontare.

Napoli e Kagoshima

Dall’Archivio Storico Istituto Luce


 

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