12.3 C
Napoli
sabato, 14 Dicembre, 2024
HomeIMPRESA ITALIAOrange Fiber, quando la moda sposa il futuro dell'ambiente

Orange Fiber, quando la moda sposa il futuro dell’ambiente

Come azienda quello che ci interessa è riportare al centro della discussione della moda la professionalità nella creazione dei materiali e soprattutto la filiera. È chiaro che la pandemia ha creato un rallentamento ma ci riproponiamo sempre e comunque di portare alla luce quello che non sempre è visibile. Il processo di creazione di un tessuto, quasi paragonabile a quello dell’ecosostenibilità legata al cibo, dovrebbe portare il cliente ad acquisire una piena consapevolezza di ciò che realmente indossa e che non danneggia il pianeta nel suo processo ma che è soprattutto attenzione ai materiali. Lo sforzo che abbiamo fatto, e che stiamo facendo soprattutto in questo ultimo periodo, è quello di far passare proprio questo messaggio in maniera tale da creare anche i presupposti per fare rete”.

Queste le prime parole di Enrica Arena, co-founder di Orange Fiberazienda italiana che ha brevettato e produce tessuti sostenibili dai sottoprodotti agrumicoli – appena il suo viso tranquillo e cordiale è apparso sulla schermata in videocall. Una donna che conosce bene il valore delle idee e soprattutto del lavoro come impegno e dedizione continua, anche in tempo di pandemia.

“La produzione veloce non giova a nessuno e la soluzione migliore sarebbe quella di investire sulla qualità, sempre”.

Ed è questo quello che arriva quando si ascolta chi ha messo le proprie idee nelle mani sapienti di quella coraggiosa scommessa che alcune volte (per fortuna) si fa con sé stessi e quindi con i propri sogni.
La ringrazio per questa intervista e per avermi lasciato una forte sensazione di speranza nel voler continuare a cercare il proprio posto al sole.

L’Intervista

Quando le idee sposano il futuro dell’ambiente. A che punto è il percorso di Orange Fiber?
Dal 2014, anno di fondazione dell’azienda, ad oggi abbiamo raggiunto importanti traguardi: l’inaugurazione del primo impianto pilota per l’estrazione della cellulosa atta alla filatura dal pastazzo di agrumi; la prima collezione moda realizzata nel 2017 con Salvatore Ferragamo; la H&M Conscious Exclusive Collection; la collaborazione con il brand artigianale E. Marinella nel 2019. Oggi Orange Fiber continua nel suo percorso di crescita e sviluppo con l’obiettivo di consolidarsi come first mover italiano nel segmento dei tessuti sostenibili attraverso una produzione green da fonti rinnovabili, capace di dare nuova vita al comparto manifatturiero italiano.
Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo impiegato i fondi raccolti attraverso la campagna di equity crowdfunding lanciata ad aprile 2019 su Crowdfundme per realizzare un nuovo impianto di produzione in Sicilia, ottimizzare il nostro processo di produzione e avviare una nuova produzione di cellulosa di agrumi, appena finalizzata con successo.
Tra aprile e giugno 2021 contiamo di presentare la nuova collezione di tessuti sostenibili da agrumi e di annunciare, entro la fine dell’anno, una nuova collaborazione con un brand di moda.

Come si realizza e si insegna un’etica professionale della sostenibilità?
Orange Fiber è il primo e unico tessuto creato a partire dal sottoprodotto dell’industria di trasformazione agrumicola, un’innovazione di prodotto ma anche di processo, in quanto recuperiamo un materiale esausto e lo trasformiamo – attraverso processi semi-industriali sostenibili – in un nuovo materiale di altissima qualità capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità e innovazione dell’industria della moda e conservare intatte le risorse del pianeta per le generazioni future.
Coerentemente con ciò che abbiamo realizzato, ci siamo sempre impegnati per far sì che ogni aspetto della nostra azienda potesse incarnare i valori della sostenibilità, del consumo etico e responsabile e dell’economia circolare. Dal nostro stile di vita quotidiano alle collaborazioni e partnership instaurate, dalle attività di comunicazione alla scelta degli spazi per i nostri uffici, la sostenibilità è il faro che ci guida, il tema al centro di ogni nostra azione che ci auguriamo possa ispirare anche chi ci segue all’adozione di uno stile di vita più green.

Lusso 4.0 e alternative di mercato disponibili.
Il materiale Orange Fiber è il nostro impegno per una moda più green ed eticamente corretta in cui il sottoprodotto – non rivale al consumo alimentare – diventa una risorsa per la moda, con un processo inclusivo per tutti gli attori della filiera. Per noi il prodotto tessile, la sua qualità e la trasparenza della filiera sono la tela su cui designer e brand possono costruire i loro capolavori.
Al contempo, oggi più che mai i clienti dimostrano la volontà e l’esigenza di conoscere di più dei prodotti che acquistano e indossano e sono agenti attivi di cambiamento e di ridefinizione del concetto stesso di lusso. La filiera moda ha già iniziato un processo di cambiamento dei modelli di produzione e consumo, che, grazie alle più recenti innovazioni tecnologiche, si declina anche attraverso l’adozione di nuovi materiali sostenibili. Tra questi, ci piace citare Piñatex, Desserto, Apple Skin e MycoTEX, materiali vegetali ottenuti rispettivamente dall’ananas, dal cactus, dalle mele e dai funghi; ECONYL® dell’italiana Aquafil, un filato di nylon 100% rigenerato da materiali di scarto pre e post consumer come le reti da pesca; Mango Materials che produce un bio-poliestere innovativo, sostenibile e biodegradabile.
Anche tra i brand di moda ci sono molti esempi virtuosi ed è bello sapere che la schiera dei marchi impegnati sul fronte della sostenibilità cresce ogni giorno di più. Citiamo a tal proposito Patagonia, che già nel ’93 produceva pile per outdoor utilizzando le bottiglie di plastica riciclate e che è attiva con tantissime iniziative per il riutilizzo e la riparazione dei capi; Gucci, che prosegue la sua strategia in materia di sostenibilità ambientale e carbon neutrality con una serie di interventi per il clima, la conservazione delle foreste e l’approvvigionamento sostenibile; Candiani Denim, leader nella produzione di denim sostenibile dal 1938.

Cosa la pandemia sta insegnando ai coraggiosi imprenditori?
La crisi internazionale dovuta alla pandemia Covid-19 ha avuto un impatto non indifferente sui tempi di esecuzione del piano strategico di Orange Fiber, ma non ci siamo persi d’animo e siamo riusciti a portare avanti nuove strategie sul fronte corporate e una serie di attività di primaria importanza.
A luglio 2020 abbiamo inserito 3 nuove risorse in ambito chimico, commerciale e gestionale e a fine settembre abbiamo concluso la produzione della prima tonnellata di nuova cellulosa da agrumi atta alla filatura. Abbiamo vissuto i mesi di lockdown e di stop delle attività produttive come un’occasione per riflettere sul percorso fatto, individuare eventuali criticità e migliorare i nostri piani di crescita e sviluppo.
Oggi, nonostante la pandemia, lavoriamo duramente ogni giorno per consolidare importanti partnership industriali e siglare nuovi contratti per la vendita di 15.000 metri di tessuto entro la seconda metà del 2021.La natura come incubatrice di idee. Nuove sfide per il 2021?
Per quest’anno prevediamo di continuare a testare, migliorare e scalare la nostra idea di business, sviluppando ulteriormente il nostro processo sul modello dell’economia circolare e consolidando la nostra presenza nel mercato dei tessuti e dei materiali sostenibili e innovativi.
L’obiettivo è aumentare la nostra capacità produttiva fino a 60 tonnellate di cellulosa da agrumi l’anno e consolidare partnership lungo tutta la filiera per soddisfare in maniera più veloce ed efficiente le numerose richieste dei brand che riceviamo quotidianamente.
Tanto lavoro che siamo certi darà i suoi frutti… anzi, le sue fibre, rendendo la nostra Orange Fiber sempre più capace di contribuire in maniera attiva ad un processo di cambiamento virtuoso nell’industria della moda.

È molto spesso proprio il sud del mondo a generare, lì dove manca il sostegno istituzionale, le soluzioni di domani.
Secondo dati aggiornati, in Italia ogni anno si producono circa 700.000 tonnellate di pastazzo di agrumi – di cui 400.000 solo in Sicilia – un sottoprodotto ingombrante, che rappresenta un grosso problema per l’intera filiera agrumicola a causa dei suoi elevati costi per le industrie di succhi e per l’ambiente. Orange Fiber nasce però dalla voglia di valorizzare il Made in Italy riscoprendo la nostra terra, e si è sviluppata come azienda proprio grazie alla visione di unire diverse competenze ed eccellenze da tutta Italia e anche a livello Europeo, creando sinergie capaci di trasformare un problema in una risorsa economica e portare innovazione all’interno del comparto tessile e manifatturiero italiano. Dalla Sicilia viene il seme che ha dato vita all’azienda, la fonte d’ispirazione e la passione che ci ha permesso di trasformare un’idea in un’impresa capace di generare valore per la nostra Italia e anche il team che quotidianamente porta avanti la maggior parte delle attività aziendali, in costante apertura e dialogo con il resto del Paese e del mondo.

Intervista a cura di Fabiana D’Urso
Foto di Orange Fiber

ARTICOLI CORRELATI

PIÙ LETTI