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Italiani nel Mondo. Isabelle Adriani, equilibrio perfetto tra vita e fiaba

“Ho sempre amato le fiabe. Tutti mi dicevano che avevo la testa fra le nuvole, che le fiabe non esistono; allora, fin da ragazzina decisi che, se mai fosse stato possibile, avrei dimostrato che si sbagliavano, e così ho fatto”.
Isabelle Adriani, nome d’arte di Federica Federici, non solo ha dimostrato che le fiabe esistono ma ha fatto della sua stessa vita una fiaba. Profonda esperta di miti e leggende, passione che è il fil rouge di tutta la sua vita personale e professionale, Isabelle è un’artista eclettica e talentuosa: attrice, doppiatrice, giornalista, scrittrice, fischiatrice melodica e d’opera. Sicuramente una persona fuori dal comune che ha fatto delle sue passioni e delle sue incredibili doti un meraviglioso capolavoro da condividere con il mondo intero.
Nel conoscerla non è difficile immaginarla come la protagonista delle fiabe dei Fratelli Grimm o di Andersen, quasi la sua figura uscisse fuori dalle pagine di libri dal fascino antico e indefinito, eroina della sua storia, disegnata dalla penna di scrittori da una fantasia che non ha confini.
Solare, grintosa, caparbia, innamorata della vita e delle sue mille sfaccettature, Isabelle dimostra ogni giorno che credere nei propri sogni è un dovere verso sé stessi e che realizzarli è possibile; che saper vivere il sottile e delicato equilibrio tra realtà e fantasia rende la propria vita un’avventura degna delle migliori storie, dove accadono, talvolta, cose incredibili, potremmo dire fiabesche

di Claudia Mele

Isabelle Adriani

L’Intervista

Isabelle Adriani, tre parole che la descrivono.
Secchiona, eclettica, fiabesca.

Quando è nata la sua passione per il mondo delle fiabe? Cosa l’ha portata a scrivere una tesi su questo argomento?Ho sempre amato le fiabe perché hanno rappresentato un momento importante di condivisione con mio padre; è un medico, la sera tornava a casa tardi e, per farci addormentare, raccontava a me e mia sorella le fiabe dei fratelli Grimm, di Andersen, Calvino e Rodari. Crescendo me ne sono innamorata sempre più.
Tutti mi dicevano che avevo la testa fra le nuvole, che le fiabe non esistono; allora fin da ragazzina decisi che, se mai fosse stato possibile, avrei dimostrato che si sbagliavano, e così ho fatto. Mi sono laureata con una tesi dal titolo “Il DNA della Fiaba” – che è anche il titolo della mia antologia in uscita, sulla storia del fiabe –; ho studiato per oltre vent’anni le fonti storiche più antiche di miti e leggende per confrontarle, poi, con le fiabe classiche dell’era moderna trovando moltissime similitudini, nonché “La Vera Storia di Cenerentola” sulla quale ho scritto saggi e romanzi.
Non smetterò mai di studiare l’origine storica delle fiabe perché ho sempre pensato che siano una metafora della vita stessa. Se Cenerentola, ad esempio, esiste in più di 300 versioni in tutto il mondo, questo vuol dire che le fiabe diventano uno strumento di pace, in grado di superare differenze, distanze, colori, lingua, status sociale. Credo che le fiabe siano una fonte importante di insegnamento e speranza, che fa parte del retaggio di tutti noi. Ancora oggi continuo la mia collezione di libri antichi di fiabe e mitologia; sto scrivendo due libri, uno sulla storia e uno di fiabe classiche e sono la voce narrante delle fiabe classiche per Rai Radio Kids.

Cosa le piace di più del suo lavoro di attrice?
Il fatto che posso raccontare storie non solo scrivendole ma anche vivendole attraverso un personaggio e quindi regalare al pubblico emozioni (possibilmente positive), che poi è il fine ultimo dell’intrattenimento.

C’è un ruolo al quale è particolarmente legata?
Si è soliti dire che l’ultimo film è sempre il migliore, e forse è così. Certamente sono molto legata al ruolo di Maria Landi nel film Infidel, in uscita a settembre, con Jim Caviezel per la regia di Cyrus Nowrasteh. Nel film sono coprotagonista, recito nel ruolo di una giornalista, in realtà agente segreto sotto copertura, che alla fine… beh, la fine non ve la svelo!

Ha un aneddoto che vuole condividere con noi?
Certamente! Durante le riprese dell’ultima scena del film ad Amman, in Giordania, dovevo co-pilotare un elicottero, per la precisione un Little Bird da 4 posti. Jim Caviezel per galanteria, mi aiutò a salire nella cabina di guida; purtroppo battei la testa e dovetti girare tutta la scena un po’ stordita e sanguinante. Non dissi nulla per non rovinare  le riprese, che erano molto complesse, ma ho praticamente co-pilotato un elicottero con tanto di ferita… un vero agente 007! Nonostante tutto questo, il regista è stato entusiasta, dunque tutto bene!

Fischiatrice melodica e d’opera. Sicuramente non usuale.
Usuale proprio no! Ricordo che Wikipedia creò una categoria appositamente per me: la categoria “Isabelle Adriani” in quanto non esisteva quella dei fischiatori.

Come si diventa fischiatrice d’opera?
In realtà si può fischiare quasi tutto, ma l’opera è la mia passione e mi sono specializzata in fischio operistico e colonne sonore dei film e delle fiabe. Inoltre le melodie dell’opera si sposano bene con le note lunghe e melanconiche e credo che alla fine sia un suono molto speciale…

Come ha scoperto questo suo talento che ha poi tramutato in lavoro?
Avevo sette anni e adoravo mio nonno, anche lui medico come mio padre. Un giorno si ammalò gravemente, ricoverato in ospedale non poteva ascoltare la sua amata opera. Pensai che non potevo certo cantargliela, ma che forse… avrei potuto fischiarla!
È stato proprio mio nonno ad insegnarmi a fischiare. Così mi chiusi in camera per giorni ascoltando solo la Bohème di Puccini e la Traviata di Verdi; imparai tutte le arie più belle e, non appena tornai in ospedale, gliele fischiai.
Per qualche fortunato motivo, mio nonno guarì. Ero piccola e allora legai la sua guarigione al mio fischio, credendolo magico e in grado di curare le persone. Ovviamente non è una cosa alla quale credo più, oggi; ma ricordo con commozione che lo stesso Bernardo Bertolucci, una sera a cena con Richard Gere, sentendomi interpretare la Turandot mi disse che si poteva morire felici dopo aver ascoltato il mio fischio. Mi rese molto contenta! Ancora oggi faccio spesso concerti in giro per il mondo per grandi personaggi (fra i quali Al Pacino, Nicole Kidman, Spike Lee, Woody Allen, ecc…), mi dicono che certe note li fanno sentire meglio, addirittura felici, o che li commuovono. Chissà se è vero… sicuramente il mio fischio non fa male!

Isabelle e Spike Lee

Esperta di fiabe, scrittrice, giornalista, attrice, doppiatrice, fischiatrice melodica. Tra tutte queste, c’è un’anima prevalente o si amalgamano per esprimersi nella loro totalità?
Ebbene sì, ce n’è una assolutamente prevalente sulle altre. Ho recitato in decine di film e su tanti palcoscenici, ho scritto oltre dieci libri di fiabe e romanzi storici e innumerevoli rubriche su quotidiani e riviste, ho fischiato per le grandi star di Hollywood e girato il mondo… Forse un giorno potrò non recitare più, né fischiare, scrivere o doppiare film e cartoni, ma non smetterò mai di studiare le origini storiche di fiabe e leggende e la mitologia legata alle origini dell’uomo.

Raccontare le fiabe in collegamento a bambini e ragazzi, progetto nato durante la quarantena. Cosa le sta dando questa esperienza? Pensa di portare avanti il progetto anche al di là della situazione attuale?
Sì, lavoro come volontaria tramite video al momento, per il CSV Emilia nell’ambito del progetto “All Inclusive Sport” con bambini che presentano disabilità. Inizialmente ero io a raccontare le fiabe, ora le raccontiamo insieme! Cerco di trasmettere loro ciò che ho imparato nelle scuole di recitazione, di mimo, di canto e di danza, almeno per quanto possibile via video. Ad esempio, provo ad insegnare loro a fare le voci dei vari personaggi, come nel doppiaggio, o a creare costumi bellissimi anche solo con la carta crespa e i nastri di natale, e poi mimiamo insieme parole ed emozioni. Sono bambini meravigliosi, ci divertiamo molto e non vedo l’ora di abbracciarli quando finalmente sarà possibile.

Cosa dell’italia porta con sé quando vive negli Stati Uniti?
Libri di fiabe, spaghetti e il mio computer per scrivere. Ma, soprattutto, il meraviglioso retaggio culturale e artistico che appartiene al DNA di tutti gli italiani e che sento come una grande e profonda responsabilità.

Intervista a cura di Claudia Mele

Chi è Isabelle Adriani

Foto di Daniele Venturelli

Laureata in storia con una tesi sul “DNA delle Fiabe”, Isabelle Adriani è studiosa ed esperta di fiabe e delle loro origini storiche; ha pubblicato una dozzina di libri dai quali sta preparando una serie tv in collaborazione con il produttore americano Mark Wolper. Parla cinque lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano.
Come attrice ha lavorato in più di 30 film italiani e internazionali, con attori del calibro di George Clooney, Penelope Cruz, Jim Caviezel, Sean Bean, John Cusack, Ryan Philippe, Milla Jovovich e Jacki Weaver; in Italia, con Checco Zalone, Luca Argentero e molti altri in una decina di Serie Tv, da Don Matteo a Distretto di Polizia, dal Commissario Manara a Capri 3.
In uscita il suo ultimo film da protagonista con Jim Caviezel dal titolo Infidel per la regia di Cyrus Nowrasteh. Nel film isabelle ha il ruolo di una spia sotto copertura. Sarà Antonella nella nuova serie Amazon Princess Mafia.
Per la Rai è la Voce delle Fiabe Classiche e delle Fiabe dal Mondo di Rai Radio Kids.
Come doppiatrice ha prestato la sua voce alla protagonista dell’Era Glaciale, la mammuttina Pesca, a Jeanette di Alvin Superstar e alla Fata Pirata, protagonista di Trilli e la Nave Pirata della Disney.
È giornalista professionista.
Ha scritto e prodotto con il Conte Vittorio Palazzi Trivelli il Docufilm Open Quantum Relativity sulla macchina del tempo e il documentario The Secrets of Wadi Rum.
Nota anche come fischiatrice melodica e d’opera, ha pubblicato due album musicali dal titolo Tribute e To Movies With Love; quest’ultimo è anche il nome della sua serie di opere pittoriche dedicate al cinema esposte alla New York Film Academy di Los Angeles e New York.
Durante la quarantena ha cominciato una collaborazione con CSV Emilia collegandosi ogni settimana con alcune famiglie che aderiscono ad All Inclusive Sport, progetto finalizzato ad includere bambini e ragazzi disabili nelle società sportive. A questi bimbi Isabelle racconta le fiabe utilizzando la sua collezione di libri antichi e di personaggi fiabeschi. In occasione dei 62 anni della fondazione delle Case di Carità, ha letto a centinaia di persone in collegamento live Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery.
Attualmente sta scrivendo un saggio storico sulla storia delle fiabe. La Adriani vive tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Foto di copertina di Céline Nieszawer

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