Emmaus Italia Onlus è un’associazione nata nel 1989 sulla base dei principi del Movimento Internazionale Emmaus, avviato dall’Abbé Pierre nel 1949 in Francia. Oggi conta 16 gruppi in tutta Italia. Obiettivi dell’associazione sono l’accoglienza e la vita comunitaria e, in particolare, il lavoro di raccolta, selezione, recupero e vendita di materiale usato, che serve da autofinanziamento per le attività di solidarietà delle Comunità.
A Palermo, Emmaus esiste dal 2015 con sede, sin dall’inizio, nel padiglione 3 della Fiera del Mediterraneo, il polo fieristico della città, purtroppo da qualche anno in gran parte in stato di abbandono. Non è questo il caso dello spazio Emmaus, ormai punto di riferimento per i cittadini, sia che abbiano necessità di un luogo dove portare oggetti di cui non hanno più bisogno, sia che abbiano l’esigenza di acquistarli a prezzi contenuti.
Emmaus è diventato un esempio virtuoso di economia circolare e solidale – che oggi è uno degli obiettivi prioritari della Comunità Europea – dando nuova vita ad oggetti in disuso prima che diventino rifiuti da smaltire. Ma non solo. Emmaus è una vera e propria comunità, un luogo di accoglienza per persone in difficoltà, a cui l’associazione ha fornito di nuovo slancio, dando loro un lavoro al Mercatino, e una casa, offrendo ospitalità in una villa confiscata alla mafia che gli è stata assegnata.
Dal 2015 ad oggi Emmaus Palermo Comunità e Mercatino Solidale dell’Usato ha recuperato circa 90 tonnellate di ingombranti, 40 tonnellate di oggetti vari, 40 tonnellate di vestiti e circa 12 tonnellate di materiali differenziati e riciclati; ha ospitato 25 persone italiane e straniere, oltre ad avere organizzato ogni anno campi di volontariato per giovani provenienti da tutto il mondo.
Dopo un anno di inattività, dovuto all’allontanamento per motivi burocratici dalla sua storica sede, giovedì 6 maggio Emmaus ha ripreso le sue attività nel nuovo spazio in via Caravaggio 10, sempre a Palermo.
Gli sforzi dell’associazione e dei suoi volontari per cercare di proseguire questo percorso virtuoso, soprattutto in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo, per adesso sono stati ripagati. Il Mercatino è finalmente tornato ad essere un luogo di incontro, di scambio e di accoglienza.
di Giuseppe Mazzola
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