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Procida saluta l’anno da Capitale della Cultura con un messaggio per il futuro

Il 15 gennaio volge ufficialmente al termine l’anno di Procida Capitale Italiana della Cultura. Un grande evento collettivo animerà l’isola prima dell'avvicendamento simbolico con Bergamo e Brescia

Un anno straordinariamente intenso, quello di Procida Capitale Italiana della Cultura, attraversato da 45 progetti nel segno di un claim divenuto virale, La cultura non isola, e accompagnato da un flusso costante di persone, più “cittadini temporanei” che turisti.
Procida saluta il 2022 con la consapevolezza di aver compiuto una profezia, trasformando un piccolo borgo, per di più un’isola, nel centro nevralgico di relazioni nazionali e internazionali volte ad esaltare la co-creazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio.

Si chiude un anno complesso e straordinario, nel quale abbiamo realizzato per intero il nostro programma culturale sperimentando pratiche che oggi fanno parlare di un vero e proprio ‘modello Procida’, grazie al quale la cultura genera sviluppo sociale ed economico”, afferma Agostino Riitano, direttore di Procida 2022.

Un grande evento collettivo e un messaggio per il futuro

Domenica 15 gennaio sarà una giornata di emozioni straordinarie, per rivivere il percorso fatto nel 2022 e lanciare un messaggio per il futuro. Un ultimo grande evento da Capitale della Cultura, ancora una volta nel segno della partecipazione collettiva.

Il programma

H. 17:00-19:00 | Via Roma, Marina Grande
Palco a pedali
eco-spettacolo musicale

Centinaia di cittadini, in sella alle loro biciclette, produrranno l’energia dello spettacolo sul Palco a Pedali ideato dalla band Têtes de Bois. La forza collettiva dei ciclisti darà vita ai processi creativi, metafora di quanto accaduto durante l’intero anno da Capitale in cui l’isola si è alimentata con l’energia delle sue parti e dell’insieme di artisti, ricercatori, attivisti e artigiani che l’hanno abitata.
Introdotti da Ernesto Assante, sul palco si alterneranno grandi nomi della scena jazz – quali Stefano Di Battista e Nicky Nicolai, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello – e del cantautorato nato all’ombra del Vesuvio – Francesco Di Bella, Giovanni Truppi, Giovanni Block e gli stessi Têtes de Bois. 

H. 19:00 | Piazza Marina Grande
Amanda Parer, inaugurazione e illuminazione installazioni
a cura di Parer Studio

Due opere dell’artista australiana Amanda Parer, tra cui il gigantesco “Man” ispirato al Pensatore di Rodin, si illumineranno.

Procida si tinge di rosa, accensione illuminazione architetturale
a cura di Fondazione Campania dei Festival

Tutto il perimetro della piazza si tingerà di rosa, il colore di Procida.

Per chi non potrà essere presente sull’isola, sarà disponibile la diretta streaming a cura della Fondazione Campania dei Festival sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania e sulla pagina Facebook di Procida 2022.

Programma completo

Mercoledì 18 gennaio nel Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, al termine di un incontro-evento con alcuni dei grandi protagonisti del programma culturale, alla presenza delle istituzioni nazionali, regionali e locali, in primis la cabina di regia che ha gestito l’ideazione e la programmazione degli eventi, Procida trasferirà invece il testimone di Capitale alle città Bergamo e Brescia, rappresentate dai rispettivi sindaci.

Procida

La cultura non isola, insieme trasforma 

“La cultura non isola, insieme trasforma”, Procida ce lo ha insegnato bene e torna ancora una volta a ribadirlo. L’evento conclusivo sintetizza, infatti, le più grandi lezioni apprese in questo lungo anno di sperimentazione e innovazione: in ambito culturale cooperare è meglio che competere; la cultura crea legami e innesca domande. La capacità di porre domande ci rende in grado di comprendere il presente e immaginare il futuro. Sono le domande, infatti, ad aprire nuove strade, a tracciare lo spazio del problema in modo diverso.

La cooperazione, nell’ambito culturale e della conoscenza, non mira solo a trovare una soluzione, ma a vagliare il “possibile”, attivando previsione, intuito e immaginazione. Il senso del possibile riduce l’angoscia sociale dovuta alla precarietà e all’indeterminatezza, ci consegna alla libertà della scelta, alla pratica della responsabilità, ma soprattutto a essere partecipi di ciò che l’avvenire prepara.

Info
procida2022.com


 

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