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Il Museo della Mandorla di Avola e delle tradizioni avolesi

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Quando si pronuncia il nome di Avola, città della provincia siracusana, è più che naturale aggiungere: la città della Mandorla. Avola è da sempre riconosciuta come luogo vocato alla produzione agricola, come si denota dallo stemma cittadino, dove frutti e agrumi sono contenuti nelle cornucopie, simbolo della ricchezza della comunità avolese. Così, per mantenere viva la memoria storica e offrire ai sempre più numerosi turisti e viaggiatori una conoscenza approfondita di un prodotto unico al mondo – quale è la Mandorla di Avola – poco più di un anno fa è stato istituito il Museo della Mandorla di Avola e delle tradizioni agricole avolesi. Ospitato da un’antica masseria di fine ’800 e istituito grazie all’inventiva del direttore del Consorzio di Tutela della Mandorla di Avola, Corrado Bellia, il Museo è custode di antichi saperi, luogo in cui tutti i sensi vengono coinvolti in un viaggio nel tempo che porta alla scoperta di un vero Tesoro d’Italia, un frutto che solo in questa zona dell’isola assume proprietà uniche al mondo: la Mandorla.

Diamo il benvenuto tra i Tesori d’Italia 2019 al Museo della Mandorla di Avola.

di Carmen Attardi

Il Museo della Mandorla di Avola e delle tradizioni agricole avolesi è stato inaugurato nel maggio 2018 per iniziativa del Comune di Avola su proposta del Consorzio di Tutela della Mandorla di Avola, che ha progettato e realizzato una completa rivalutazione dei locali di un’antica masseria di fine ’800.
Il Museo nasce con l’intento di essere un’istituzione della città e per la città, con una forte proiezione verso il territorio di cui diviene espressione, testimonianza e memoria.
L’obiettivo è creare un percorso culturale che accompagni alla scoperta delle radici agricole ed enogastronomiche del territorio siciliano.
La prima tappa di questo tour è il campo espositivo, che presenta le piante da frutto tipiche di questa parte della Sicilia. Limoni, filari di nero d’Avola, canna da zucchero e gli alberi di Pizzuta, Fascionello e Romana mostrano in concreto quali sono le produzioni che hanno reso la città di Avola all’avanguardia nella coltivazione e nella trasformazione agricola.
Poi si prosegue all’interno della sala del Palmento e del Frantoio, che permette al visitatore di osservare ambienti della produzione del vino e dell’olio.
All’interno è situata la collezione permanente, formata da oggetti appartenenti al lavoro agricolo e di varia utilità. Nel suo insieme la collezione comprende oltre 260 pezzi storici, a cui si aggiunge il materiale fotografico che è stato fornito dalla Pro Loco e accuratamente disposto a decorazione delle pareti.
La collezione così disposta comprende attrezzi e macchinari utilizzati per la lavorazione dei prodotti tipici avolesi, con particolare riferimento alla mandorla, in grado di attirare la curiosità e il desiderio di conoscenza di grandi e piccoli visitatori.
Le acquisizioni del Museo sono frutto di donazioni da parte di ben venti famiglie avolesi, la cui generosità ha dato un contributo rilevante all’istituzione museale, all’ingresso della quale, come forma di riconoscimento, è posta una targa con tutti i nomi dei donatori.
Una parte della sala è stata adibita a cooking demo, che consente, a richiesta, una degustazione per far conoscere ai visitatori di ogni età le caratteristiche della produzione legata alla mandorla, come il latte di mandorla, i biscotti, i confetti, oltre ovviamente alla mandorla di Avola.
Il Museo è nato con una duplice finalità. La prima è sicuramente quella di rappresentare una tappa dell’offerta turistica locale, consentendo ai visitatori italiani e stranieri di scoprire le radici storiche e culturali delle coltivazioni legate al nome della città di Avola; l’altra attività è quella didattica, per cercare di tramandare la conoscenza relativa a un prodotto qualitativamente eccellente, com’è la mandorla di Avola.
Il percorso, ricco di storia e tradizioni locali consente, infatti, alle scolaresche di ogni età di conoscere meglio le radici economiche e sociali di ogni piantumazione presente nel campo espositivo, così da poterne poi apprezzare pienamente i processi produttivi, le cui vecchie fasi vengono confrontate con le nuove tecniche agricole.
Di particolare importanza, infine, l’illustrazione delle differenze organolettiche e sensoriali che consentono di comprendere le ragioni della superiore qualità delle produzioni di mandorla siciliane rispetto quelle straniere.
Nonostante la sua “tenera età”, in poco tempo, questo museo è riuscito ad acquisire, collezionare ed esporre al proprio pubblico le migliori espressioni della tradizione territoriale e culturale della città, riscuotendo immediatamente consensi. È arrivato a ospitare fin dall’inizio diverse migliaia di visitatori provenienti da tutti i continenti, i quali hanno avuto modo di scoprire l’inestimabile tesoro siciliano che è la Mandorla di Avola.

Contatti
Museo della Mandorla di Avola
Via La Pira – 96012 Avola (SR)
Tel: +39 3467003371
Sito Web
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