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venerdì, 15 Novembre, 2024
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Valentino Catering, nella guida “100 mete d’Italia 2018”

Un motivo in più per conoscere storia e segreti un’impresa di successo a conduzione famigliare

Nel segno della continuità, dell’approfondimento e dell’incontenibile curiosità in tema di successo di un’impresa del settore gastronomico, ci siamo ripromessi di far visita al vincitore del Best Catering Awards 2018, Valentino Catering, raggiungendolo nella sua sede a Palazzolo Acreide, città barocca Patrimonio dell’Umanità.
Ad accoglierci in una struttura che entrando sembra più uno showroom di ceramiche siciliane, porcellane e cristalli, lo chef Gaetano Quattropani. L’appuntamento, stabilito già da tempo, riserva una notizia gradita: altro riconoscimento appena ricevuto a Palazzo Madama a Roma, il conferimento di “Ambasciatore del Territorio” con il Premio 100 mete d’Italia, che inserisce così Valentino Catering, come servizio di catering per grandi eventi, nella rispettiva guida “100 mete d’Italia 2018”.

La curiosità di conoscere la storia dell’azienda siciliana cresce e Gaetano Quattropani, ideatore e fondatore, con tono affabile, che scopriamo scaturire dalla gioia di chi vive un successo imprenditoriale insieme a tutta la sua famiglia, inizia a raccontare e a raccontarsi.
Parte dalla sua formazione, prima l’alberghiero, poi l’esperienza accumulata durante il servizio militare svolto a Palermo presso il presidio del Circolo Sottoufficiali, con mansioni in cucina, da qui l’intraprendenza di aprire, appena ventenne, un ristorante  tutto suo.
«Il 26 luglio del 1989, inauguro il primo ristorante con specialità di pesce a Palazzolo Acreide. Da subito ho coinvolto la mia famiglia – continua Gaetano con umiltà e con un pizzico di fierezza –, mamma, che da sempre è il perno dell’azienda, mio fratello Vincenzo, sua moglie, sua suocera e i nipoti. La trasformazione da ristorante a servizio catering avviene dopo una lunga meditazione, suscitata dalla richiesta di alcuni clienti di realizzare catering, principalmente per matrimoni». Trovarsi in location del territorio suggestive, come castelli, ville settecentesche o ottocentesche, conventi e chiese sconsacrate, ha dato a Gaetano l’ispirazione e la spinta per modificare l’attività. Dopo dieci anni, chiude il ristorante e trascina tutta la famiglia nell’attività di servizio catering. Molti i ricordi che emergono, in una chiacchierata che si protrae oltre il previsto. Per spiegarci l’ascesa dell’azienda, si sofferma riconoscendo nel 2014 l’anno della svolta. Il premio di King of Menù 2013 ottenuto al “King of Catering” di Firenze nella categoria menù, è stato decisivo per lanciarsi nella sfida di diventare un’impresa del tutto autonoma, con propria attrezzatura all’avanguardia, in grado di pensare a tutto l’occorrente. Porcellane, ceramiche, servizi tavola di ogni stile… persino le scenografie vengono realizzate in loco attraverso una propria falegnameria ricavata sul retro della struttura.
Gaetano ha con il territorio un forte legame e lo dimostra sia nelle collaborazioni e nella rete creata con artigiani, caseifici, allevamenti, produttori agricoli dell’isola, sia nella scelta dei suoi menù, che sono principalmente a base di pesce, ma con grande attenzione per le carni locali con le quali producono, nella loro sede, insaccati e affumicati, attraverso un affumicatore e uno stagionello. Al passo con i tempi propongono menù vegetariani, vegani e senza glutine.
Gaetano è un fiume in piena, specialmente nel presentare i prodotti che con il fratello seleziona tra le eccellenze del territorio modicano, siracusano, etneo e, più in generale, di tutta la Sicilia. Individua proprio in tali prodotti una delle carte vincenti che ha consentito alla Valentino Catering di essere spesso premiata nei contest o citata e blasonata da vari titoli conferiti da Istituzioni o Accademie di Gastronomia.
«Misceliamo tradizione e innovazione, come nel caso del Cannolo Salato, i cui ingredienti sono ricotta, scorzone nero di Palazzolo, tartara di gambero rosso».Riportandoci qualche ricetta, seppur al volo, ci sospinge a porre la domanda che noi di Tesori d’Italia rivolgiamo agli chef che incontriamo: qual è il tuo tesoro d’Italia in campo gastronomico? Lo ha appena citato e dice di sentirsi felice quando lo propone: si tratta dello scorzone nero di Palazzolo, un tartufo con il quale crea un risotto a base di pesce molto richiesto, tanti altri tipi di risotti e un gelato al tartufo. Prima di congedarci chiediamo: quali ambizioni e progetti per il futuro?

«Nel 2019 ci prefiggiamo innanzitutto di mantenere il nostro standard poiché, se arrivare è facile, proseguire mantenendo l’alto livello è più complicato. Inoltre vogliamo festeggiare i trent’anni di ristorazione e i venti di Catering con un grande evento». Un evento che noi di Tesori d’Italia sicuramente vi racconteremo!

– di Carmen Attardi

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