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martedì, 19 Novembre, 2024
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La Cuccìa, una delizia tutta siciliana

Prima dell’avvento del Santo Natale, vi è la Santa Protettrice della vista che deve essere festeggiata: Santa Lucia. È un giorno molto speciale per la Sicilia, ma soprattutto per i palermitani, che lo festeggiano mangiando la famosa Cuccìa, una delizia tutta siciliana.

Secondo la leggenda, durante un periodo di grande carestia, Lucia approdò nel porto di Palermo. Era il 13 dicembre del 1646 e portava con sé un vasto carico di grano, talmente grande da porre fine alla carestia che flagellava il popolo palermitano. Affamati e per la fretta di mangiare nel più breve tempo possibile, i palermitani non macinarono il grano, ma lo bollirono e lo mangiarono immediatamente.

È da allora che per tradizione il 13 dicembre a Palermo non si mangiano farinacei, compresi il pane e la pasta. Ma può mai un siciliano festeggiare senza buon cibo? Ovviamente no. Ed è così che venne creata una deliziosa ricetta. Si tratta della Cuccìa che, insieme alla famosa arancina, costituisce un must per il menù del 13 dicembre. Il termine “cuccìa” deriva da coccio, ossia granello. Questo tipico dolce siciliano è infatti composto da chicchi di grano bollito e ricotta di pecora. Di norma, viene guarnito con zuccata, cannella, pezzetti di cioccolato e scorza di arancia grattugiata.
Di seguito gli ingredienti e il procedimento da seguire per realizzare la Cuccìa.

Ingredienti
(per 8 persone)

1,5 kg di ricotta di pecora
500 g di frumento
450 g di zucchero
300 g di zuccata
150 g di cioccolato fondente
granella di pistacchi q.b.
cannella in polvere q.b.
sale q.b.
Preparazione

Se volete preparare la Cuccìa dovete iniziare con qualche giorno di anticipo.
Tre giorni prima della preparazione mettete in acqua il frumento cambiando l’acqua ogni giorno. Al termine della macerazione, scolate il frumento e mettetelo in un tegame ricoprendolo d’acqua e aggiungendo un pizzico di sale. Per abbreviare i tempi si può usare un grano precotto, che permette di saltare il periodo dell’ammollo e di ridurre il tempo di cottura.
Una volta pronto, procedete a cuocere il frumento per circa 8 ore a fiamma bassissima; poi lasciatelo riposare nell’acqua di cottura, coperto per tutta la notte.
Contestualmente, mettete la ricotta con lo zucchero in una ciotola abbastanza capiente e lavoratela con le fruste dello sbattitore. Ove la ricotta dovesse presentarsi troppo densa, potete aggiungere un goccio di latte.
Lasciatela riposare per circa 30 minuti, quindi aggiungete la frutta candita tagliata a piccoli cubetti e le gocce di cioccolato fondente.

Scolate bene il frumento e aggiungetelo alla crema, amalgamando ben bene, fino a realizzare un composto omogeneo.
Successivamente, servite in ciotoline individuali spolverando con la granella di pistacchi e la cannella in polvere a vostro piacimento.

Esistono diverse varianti per arricchire la Cuccìa, ad esempio con vino cotto riscaldato, il tutto spolverato con cannella, la versione più gradita dai ragusani; oppure con miele e cannella o, ancora, con crema di cioccolato.

Adesso non vi resta che gustarla, buon appetito!

– di Chiara Andolina

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