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Taobuk 2018, rivoluzioni del settore editoriale

La ricerca delle eccellenze e l’amore per il bello al tempo di internet

Leggere e scrivere per fruire della qualità e della bellezza, arricchire il proprio mondo interiore, trasformare ─ in meglio quello in cui si vive in relazione con gli altri.
In occasione del Taobuk Taormina Book Festival tenutosi a Taormina dal 23 al 27 Giugno 2018, Tesori d’Italia ha assistito ad un dibattito che ci tocca da vicino e che ha avuto come protagonisti esponenti di alcune case editrici e testate giornalistiche del Sud, a questi abbiamo posto qualche domanda.

Tra i tanti dibattiti che hanno animato il Taobuk 2018 ─ tenutosi a inizio estate nella splendida cornice di Taormina ─ non è mancato quello dedicato al mondo dell’editoria che, in tema di Rivoluzioni, ha esplorato il cambiamento dei consumi “in atto tra gli scaffali delle librerie fisiche e digitali”. Perché leggere, ancora oggi, è considerato un atto rivoluzionario, che implica fatica, ascolto, attenzione. Soprattutto, in un mondo in cui tutto corre veloce, leggere (e scrivere) richiede tempo.

Ed il tempo è una delle categorie fondamentali prese in considerazione durante il dibattito “Come cambiano i consumi tra best-seller e nicchie di mercato”, moderato dalla giornalista culturale Giovanna Zucconi e con gli interventi di Mario Andreose, presidente de La nave di Teseo, Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato Gruppo Mauri Spagnol, Florindo Rubbettino, presidente di Rubbettino editore, Ernesto Franco, direttore editoriale Einaudi, Lino Morgante, amministratore delegato GDS SES e direttore editoriale de La Gazzetta del Sud, Domenico Ciancio Sanfilippo, membro del CdA Domenico Sanfilippo Editore.
In Italia c’è editoria di qualità o per assecondare il mercato si tende a favorire qualcosa di scarso valore culturale? Queste le domande che hanno animato la conversazione e grazie alle quali si è potuto indagare sul concetto di lettura e di scrittura.
Al centro del dibattito c’è il tema della ‘ricerca del best seller’, un tesoro fatto di parole in grado di generare amore a prima vista, irrompendo nella vita di chi legge e sconvolgendone gli assetti, apportando meraviglia, costruendo nuovi ponti, invitando al sognare… esagerato? Eppure è proprio questo che ci si aspetta da un best seller, qualcosa che parli a noi di noi, che ci riporti alla nostra origine, che ci sveli pezzi di mondo che non conoscevamo o che non ricordavamo. Che ci aiuti, per dirla come Marcel Proust, ad ‘avere nuovi occhi’. Come si riconosce un best seller e, soprattutto… i best seller esistono ancora? Domande che non vogliono fare della retorica, ma sono essenziali per comprendere il presente e riflettere sul futuro e sul passato. Educare ed educarsi alla bellezza, infatti, necessita di tempo e desiderio di scoperta.
La rivoluzione, la base da cui partire, è proprio l’amore per quello che si crea, il “fare bene le cose”, dedicare, giorno dopo giorno, la propria vita alla loro realizzazione affinché tutto cresca rigoglioso e possa essere condiviso, anche per ricercare un best seller, che sia un romanzo quindi, ma anche un disco, un lavoro, un luogo.

Per questo motivo, noi di Tesori d’Italia, che sentiamo caldo il tema della ricerca e della scoperta, abbiamo chiesto come si riconosce effettivamente la qualità; se ha a che fare con il nuovo o piuttosto con un concetto rivoluzionario, se implica un ritorno al passato e se esiste una formula, uno sguardo particolare, per riconoscerla.
La risposta che abbiamo ricevuto da Mario Andreose spiazza per la sua disarmante semplicità e illumina tutto il nostro lavoro: la qualità dipende essenzialmente dal talento.
Il talento è quello che è, originalità, armonia, tempismo perfetto. Lo si riconosce subito e non si può barare.

Scovare l’originalità o farsi trovare da essa, restando in ascolto e guardando al mondo con attenzione, sembra il sentiero da seguire quando si desidera andare a caccia di voci singolari, portatrici di successo.
In tal senso, l’innovazione Made in Italy va vista anche nel suo essere in grado di utilizzare strumenti antichi in modo diverso e, in questo caso, il libro ha la straordinaria capacità di creare un rapporto intimo con il lettore. Anche la rete, analizzata nel suo duplice ruolo di ‘croce e delizia’, foriera di innovazione sì, ma anche luogo di confusione ─ poiché considerata un bacino dove c’è di tutto ─ apre ad una possibilità di avere un dialogo, realizza il desiderio di entrare in comunicazione immediata. Ricchezza o complicazione? Ciò che è importante nella ricerca della qualità, è comprendere che chi fa e chi fruisce appartiene allo stesso mondo. ‘Avvicinare i mondi’ è, infatti, un altro concetto rivoluzionario da tenere a mente, poiché è importante colmare la distanza tra chi genera valore e chi ne usufruisce ricordando che “non c’è chi vince o chi perde… o vinciamo tutti o perdiamo tutti”.

– di Valentina Alfarano

Link sito web: https://www.taobuk.it/
Link pagina Facebook: https://www.facebook.com/taobuk/?ref=br_rs

Siti web case editrici:
http://www.store.rubbettinoeditore.it/
http://www.lanavediteseo.eu/

InitAllEinaudi


http://www.maurispagnol.it/
http://www.dseditore.it/
http://www.gazzettadelsud.it/

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