Consegna del Taobuk Award per l’attore, sceneggiatore e regista
L’ondata di maltempo abbattutasi sulla bellissima città di Taormina non ha permesso il regolare svolgimento della serata inaugurale dell’ottava edizione del Taobuk, il Festival internazionale del libro, prevista per sabato 23 giugno. Ma ─ citando i Queen ─ The show must go on e il Festival riparte nella giornata di domenica 24 giugno con la presenza di ospiti d’eccezione.
Tesori d’Italia ha partecipato all’attesissimo incontro con Sergio Castellitto, presso l’Hotel Villa Diodoro. L’attore, sceneggiatore e regista ha ricevuto il Taobuk Award ─ il premio per le personalità che si sono maggiormente distinte nel corso dell’anno per la propria dedizione all’arte ─ per la regia del film Fortunata, consegnato da Antonella Ferrara, Presidente e Direttore Artistico del Taobuk.
Dopo la premiazione, assistiamo a un interessante dialogo con il critico cinematografico Claudio Masenza, durante il quale Sergio Castellitto racconta gli albori della sua carriera fino all’incontro con la scrittrice, nonché moglie Margaret Mazzantini.
Sergio Castellitto continua il suo excursus spiegando quale sia per lui il legame tra cinematografia e letteratura: «Il lavoro da regista nasce dalla letteratura. La mia strada da regista si percorre a partire da Non ti muovere di Margaret Mazzantini, un caso letterario internazionale. Io sono il primo lettore dei libri di Margaret e ho sempre cercato di far riaffiorare da essi ciò che di potente leggevo. Ho compreso sin da subito il potenziale audiovisivo dei suoi libri. Ho riscritto cinematograficamente ciò che lei esprimeva con le parole, io dissotterro le immagini».
Tesori d’Italia ha chiesto a Sergio Castellitto cosa ne pensa della rivoluzione, tema centrale dell’ottava edizione del Taobuk: «La rivoluzione dovrebbe essere la parola d’ordine di ognuno di noi da ripetere ogni mattina allo specchio. Vuol dire vigilare sulla cura della propria interiorità. Tutti i social ci inducono a indirizzarci verso una finta attenzione su noi stessi, verso ciò che appare e non ciò che è. Bisogna avvicinarsi nuovamente a noi stessi, non allontanarsi, questa è per me rivoluzione».
La giornata, ricca di eventi, ha visto protagonisti di Palazzo Ciampoli l’inaugurazione della mostra “Geografie sentimentali”, con il racconto della Sicilia e del Mediterraneo attraverso le mappe storiche, e l’incontro con Vito Mancuso, “Ipotesi per una felicità possibile”, in occasione della presentazione del suo libro Il bisogno di pensare (edito Garzanti).
All’Hotel Villa Diodoro ha invece avuto luogo la lectio magistralis con Amos Oz, “Evoluzione o rivoluzione?”.
L’intensa giornata si è conclusa con Paolo Giordano, Premio Strega nel 2008 con La solitudine dei numeri primi, oggi alle prese con il romanzo Divorare il cielo, i cui giovani protagonisti vivono la doppia rivoluzione della giovinezza e della ricerca di una felicità bucolica; e con la reading Il potere delle parole: la rivoluzione che lascia il segno dell’artista poliedrico Gio Evan.
Tanti i nomi d’eccellenza presenti all’ottava edizione del Taobuk. Continuate con noi il viaggio immersi nella letteratura, nella suggestiva cornice della città di Taormina!
– di Claudia Geremia
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